Full text: L' arte romanica (3)

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ancora grossolano, vedesi in due lastre dell’atrio di Santa 
Maria in Trastevere; uno migliore, ma pur sommario, nel 
frammento di un fonte battesimale, certo del Vassalletto, nel 
chiostro di San Giovanni in Laterano. 
I Cosmati musivarî ornarono i pavimenti delle chiese ro- 
mane. All’Aracaeli può vedersi come saccheggiassero i rive- 
stimenti di edificî e i pavimenti antichi per formarne di 
nuovi, in quel disordine di lastre d’ogni forma, di porfido e di 
serpentino, intramezzate anche con antiche tessere di marmo 
bianco. Non dovevano esser troppo destri nel tagliare il por- 
fido; e quando lo tagliavano in quadretti, non riuscivano a 
segnarne nettamente i lati. In genere lo conservavano come 
lo trovavano, e ne sono esempio le grandi basi, una, cinta 
di corona d’alloro, in San Cesareo di Roma. 
Uno dei pavimenti cosmateschi più ordinati è quello di 
Santa Maria zz Cosmedin (fig. 792), segnato ALFANVS FIERI 
TIBI FECIT VIRGO MARIA, con filari di rombi porfirei, alter- 
nati con altri di musaico, divisi, secondo un modo preferito 
dai Cosmati, in nove rombi, quattro dei quali son divisi alla 
lor volta in quattro triangoli, a due a due, distinti da marmi 
diversi.' Una gran fascia con stelle, entro esagoni con lati 
a foglia d’oliva che formano pure raggi di altre stelle, limita 
il musaico. Tali motivi decorativi con varianti si ripetono nei 
grandi musaici di Santa Maria in Trastevere e di ‘San Lo- 
renzo fuori le Mura, intorno ai grandi cerchi che formano il 
pavimento di quelle basiliche. Solo nel mezzo di quello di 
San Lorenzo e in un frammento che si vede dietro l’altar 
maggiore di San Cesareo trovansi tracce di musaici pavimen- 
tarî a tessere bianche e nere. Più l’arte si trovava nell’ab- 
bondanza d’antichi materiali, più si faceva silenziosa. Mentre 
1 Lo stesso disegno nella cattedrale di Ferentino, nell’altare dei martiri, nel musaico 
che reca la scritta $@ HOC OPIFEX MAGNVS FECIT VIR NOMINE PAVLVS. Le figure di rombi 
in nove altri distinti come sopra si vedono nell’altare del Santo Speco a Subiaco. 
2 Oltre le opere citate sui Cosmati, cfr.: BARBIER DE MONTAULT, Description de la 
basilique de Saint-Paul-hors-les-Murs, Rome, 1886; BoItTO, L’architettura del medio evo in 
Italia, Milano, 1880: CLAUSSE, Les marbriers romains et le mobilier presbytéral, Paris, 1897
	        
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