Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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riduzione, un ripiego, una Lo: 
combinazione di più antichi un 
elementi. Lungo ogni parete rac 
de’ quattro pilastrini della fac- 
ciata i rami s’intrecciano in 
una forma ellittica, la quale 
si ripete dal basso all’alto; e 
un unico concetto decora- 
tivo presiede a tutta l’orna- 
mentazione. 
Vi è un disegno nel Museo 
dell’opera a Orvieto, nel quale 
si vede accennata la decora- 
zione de’ pilastri; e si trova 
con altro disegno della fac- 
ciata stessa, assai più pros- 
simo alla forma definitiva del 
monumento. Nel primo, le 
forme sono più acute e meno 
coordinate tra loro; nel se- 
condo, gli angoli dei timpani 
sono più aperti e le parti del 
monumento più raccolte, più 
collegate. Si è detto” che il 
primo disegno ha caratteri ar- 
Fig. 70 — Orvieto, San Domenico. ; . i 
Monumento del card. di Brave. nolfiani nell’impronta più nor- 
Statua se aa E i aa Paolo. idica, mentre che il secondo 
si rivela vero e proprio di 
Lorenzo Maitani. Eppure quest’ultimo è una variante di 
quello, non indica le decorazioni già in esso tracciate, modi- 
fica e perfeziona il progetto, lo svolge nelle parti prima non 
svolte. Tutto fa presumere, anche la condotta del segno, del 1 
che i due progetti siano d’una stessa mano. di quella di che 
rem. 
! Luc: Fumr, op. cit. gli :
	        
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