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o dove- lineamenti si notano quelle pieghe tirate delle carni, quei
i Maria ; solchi che corrono dalle pinne del naso e dalle estremità
lo assi- delle labbra e dagli zigomi al mento, i quali si osservano
pulpiti in tante altre figure di Arnolfo; e le pieghe delle vesti sono
ri della a linee spezzate, come in Arnolfo medesimo, ma senza la
animali sicura e pronta determinazione di lui.
la scena Discorrendo del Presepio di Santa Maria Maggiore il
dell’ Azz- Vasari accenna come opera di Arnolfo la sepoltura di Ono-
ielmo, a rio IV, dicendola per equivoco, come abbiam visto, del terzo
le’ Magi Onorio. Dal disegno di Francesco Gualdo, inciso dal Cia-
conio, si vede come il sepolcro fosse composto da un alto
»uÒ con- basamento a musaico con gli stemmi del Pontefice, ch’era
da Ni- di casa Savelli, e dal sarcofago, sul quale posava distesa la
i ultimi figura del Pontefice. Due alte colonne chiudevano il basa-
a del ci- mento, il sarcofago e la figura; sui loro capitelli s'impostava
juale ha un arco gotico trilobato e s’innalzavano due cuspidette. Sul
1 tempo fondo dell’arco, erano infissi tre medaglioni, il primo con una
lfo met- corona di spiche, il secondo con la imagine di San Pietro,
atta rac- il terzo con quella del defunto Pontefice. Questi tondi con
un ele- leggende gotiche, così bene disposti sotto i tre lobi dell’ar-
ostruire cata, sono un nuovo segno dello studio e dell’adattamento
riana. dell’antico ai monumenti gotici, come seppe fare Arnolfo.
lento di Della sepoltura di Onorio non resta più se non la figura
flusso di del Pontefice, trasportata dalla basilica Vaticana, al tempo di
si vede Paolo III, in Santa Maria d’Aracoeli, sull’arca fregiata degli
esta del- stemmi de’ Savelli e degli Aldobrandeschi, nella cappella di
ebre, col San Francesco, la quale fu guasta nell’anno 1727, durante
con. il il pontificato di Benedetto XIII, « mal sofferendosi la defor-
trifogli e mità delle mura in molti luoghi scrostate, la rozzezza delle
’ ha con- dipinture ormai consunte ».° Allora-« tutto fu rovinato, alla
quanto, sola riserva di due depositi, spogliati però di varj orna-
Ito d’un
ilata nel 1 Qp. cit... t- 11, pag. 253.
è 2 P. DAnIELLO PApPEBROCHIO, Conat. historico-cronologicus, parte I, pag. 205;
‘, stringe P. F. CAsiIMiRo ROMANO, Memorie istoriche della chiesa e convento di Santa Maria
Ne’ suoi sn Aracoeli di Roma, 1736, pag. 109e seg.; e G. B. De Rossi, 1] musaici di Roma.