Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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o dove- lineamenti si notano quelle pieghe tirate delle carni, quei 
i Maria ; solchi che corrono dalle pinne del naso e dalle estremità 
lo assi- delle labbra e dagli zigomi al mento, i quali si osservano 
pulpiti in tante altre figure di Arnolfo; e le pieghe delle vesti sono 
ri della a linee spezzate, come in Arnolfo medesimo, ma senza la 
animali sicura e pronta determinazione di lui. 
la scena Discorrendo del Presepio di Santa Maria Maggiore il 
dell’ Azz- Vasari accenna come opera di Arnolfo la sepoltura di Ono- 
ielmo, a rio IV, dicendola per equivoco, come abbiam visto, del terzo 
le’ Magi Onorio. Dal disegno di Francesco Gualdo, inciso dal Cia- 
conio, si vede come il sepolcro fosse composto da un alto 
»uÒ con- basamento a musaico con gli stemmi del Pontefice, ch’era 
da Ni- di casa Savelli, e dal sarcofago, sul quale posava distesa la 
i ultimi figura del Pontefice. Due alte colonne chiudevano il basa- 
a del ci- mento, il sarcofago e la figura; sui loro capitelli s'impostava 
juale ha un arco gotico trilobato e s’innalzavano due cuspidette. Sul 
1 tempo fondo dell’arco, erano infissi tre medaglioni, il primo con una 
lfo met- corona di spiche, il secondo con la imagine di San Pietro, 
atta rac- il terzo con quella del defunto Pontefice. Questi tondi con 
un ele- leggende gotiche, così bene disposti sotto i tre lobi dell’ar- 
ostruire cata, sono un nuovo segno dello studio e dell’adattamento 
riana. dell’antico ai monumenti gotici, come seppe fare Arnolfo. 
lento di Della sepoltura di Onorio non resta più se non la figura 
flusso di del Pontefice, trasportata dalla basilica Vaticana, al tempo di 
si vede Paolo III, in Santa Maria d’Aracoeli, sull’arca fregiata degli 
esta del- stemmi de’ Savelli e degli Aldobrandeschi, nella cappella di 
ebre, col San Francesco, la quale fu guasta nell’anno 1727, durante 
con. il il pontificato di Benedetto XIII, « mal sofferendosi la defor- 
trifogli e mità delle mura in molti luoghi scrostate, la rozzezza delle 
’ ha con- dipinture ormai consunte ».° Allora-« tutto fu rovinato, alla 
quanto, sola riserva di due depositi, spogliati però di varj orna- 
Ito d’un 
ilata nel 1 Qp. cit... t- 11, pag. 253. 
è 2 P. DAnIELLO PApPEBROCHIO, Conat. historico-cronologicus, parte I, pag. 205; 
‘, stringe P. F. CAsiIMiRo ROMANO, Memorie istoriche della chiesa e convento di Santa Maria 
Ne’ suoi sn Aracoeli di Roma, 1736, pag. 109e seg.; e G. B. De Rossi, 1] musaici di Roma.
	        
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