Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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te dei qui in vicinis partibus cognoscatur, et quod per ipsius indu- 
sivo.' striam experientiam et ingenium comune et populus Flo- 
segno rentie ex magnifico et visibili principio dicti operis ecclesie 
Maria zamdicte inchoati per ipsum magistrum Arnolphum habere 
ttesta sperat venustius et honorabilius templum aliguo alio quod 
sit in partibus Tuscie... 
Riservandoci di trattare di Arnolfo architetto in un pros- 
simo volume, ci restringiamo ora a studiare se a lui possano 
RE ascriversi sculture in Firenze, le quali permettano di ricono- 
scere nell’architetto di Santa Maria del Fiore lo scultore di 
Roma. Appartengono alla sua maniera la grande JZadonna del 
; Museo dell’opera di Santa Maria del Fiore e la statua di Boni- 
| facio VIII in quella cattedrale. La grande Madonna (fig. 94,95) 
ha un’attinenza evidente con quella che adorna il pulpito di 
Siena, ma è più classica, e invece di « riprendere la tradizione 
a del della grande epoca gotica »," si adatta sempre più alle forme 
300, il dell’antichità. Niun fiorentino della fine del xIV secolo, al 
ntina. quale si vorrebbe attribuire, avrebbe potuto dare alla Vergine 
bopuli tanta maestà, al fanciullo divino tanto imperio. Questi, con 
itione il braccio destro fasciato dal pallio, alza la mano per bene- 
Z Flo- dire; e la Vergine coronata lo presenta come Re delle genti. 
olim Classiche, ampie, sono le pieghe del manto della Vergine, 
desato quali sogliamo vedere in Arnolfo; le maniche della tunica di 
ambii, lei hanno un’orlatura all’antica con gemme quadre e romboi- 
basate dali; tra i riccioli del Bambino si notano le file di puntolini 
lea di trapano usati da quel maestro. Del resto in tutto il Tre- 
Ei cento fiorentino nessuna figura può trovarsi a riscontro di 
questo gruppo romanamente concepito, per esser messo su 
i trovati un altare o sul frontone d’una cattedrale. Solo il discepolo 
| Seguire di Nicola di. Apulia, lo scultore della statua di Carlo I 
” Sala d'Angiò e del San Pietro in Vaticano, poteva creare un’opera 
il 1236 
96, pun- 1 . 
nisca a RgEyMoND, op. cit., I, pag. 181. 
? Che il gruppo sia stato eseguito per essere ccllocato in alto può anche 
aaO dei ritenersi osservando che gli occhi delle figure furono fatti di smalto per accen- 
tuarne l’effetto.
	        
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