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nulphus de Florentia. * Ma la scoperta di quell’antica copia
dell’epigrafe dove Arnolfo s'intitola architetto, toglie valore
alla indicazione fatta a Lagopesole dal cancelliere di Carlo I
d’Angiò. Del resto le date non contrastano fra loro, e poteva
bene Arnolfo, con l’aiuto de’ marmorari romani suoi seguaci,
venuto a Roma nel corso dell’anno 1300, soddisfare il desi-
derio di papa Bonifacio VIII. Che la tomba sia stata ese-
guita mentre il Pontefice era in vita, può ritenersi, oltre che
pei documenti, anche per l’esame della statua papale (9. 107),
incompiuta nella parte orbitale, con le palpebre appena divise
da un segno, come da un solco, senza che niuna forma sia
determinata in quella parte della massa marmorea appena
sbozzata; mentre fu eseguito con grande cura tutto il resto,
le piegoline del camice, la tiara, le pantofole a ricamo, la
coltre mortuaria ornata degli stemmi papali. Oltre questa
statua, nelle Grotte Vaticane si conservano tre piccoli fram-
menti del tabernacolo (n. 163), uno della cortina della tomba
(n. 185) e anche un busto ad altorilievo del papa (fig. 108),
che non appare nel disegno del Ciampini, ma che dovette
adornare il sacello vaticano, e fu certo eseguito sotto la
direzione d’Arnolfo.
È poi probabile che due angioli, i quali si trovano nelle
Grotte Vaticane (fig. 109, 110), in atto di stendere le cortine di
un letto funerale, fossero già l’uno a capo e l’altro a’ piedi della
figurata salma di Bonifacio VIII. Dietro i due angioli cor-
reva la cornice della stanza funebre con cortina appesa a
festoni, ornata in alto da una striscia di musaico, cadente
più in giù, come una tappezzeria a simmetrici piegoni.’ Gli
1 C. Frey, Arnolfo di Cambio architetto è da identificarsi con lo scultore Atr-
nolfo fiorentino? in Miscellanea storica della Valdelsa, anno I, fasc. 1; vedi anche
Frey, Sitzungsberichte dell’Accademia di Berlino, 1883, pag. 699 e seg.; MÙNnTz,
Mél. de l’éc. fr.,; 1881, pag. 118; FRotHINGHAM, American Journal, 1883, pag. 54-
2 11 busto ha il n. 25: le dita delle mani sono rifatte in gran parte, e così
le chiavi nella parte superiore. Il GrIMALDI (op. cit., a c. 8 v.) riporta il disegno
del busto a bassorilievo, come « statua Bonifacii VIII quae erat in eius sacello ad
vivum expressa ».
3 1 due angioli hanno appresso segnato il n. 58 èd una scritta che li dice pro-