Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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Izano San Giovanni fuor civitas (fig. 111). È composta da tre figure 
‘he si riunite a fascio intorno alla colonna della base, le tre Vi7tu 
uette teologali, che reggono la tazza su cui stanno scolpite al- 
juelle l’esterno le quattro Virtà cardinali. Ma per il logorìo e i guasti 
conti- sofferti da quelle sculture, poco si può godere dell’opera, 
Gio- ora situata presso la porta laterale della chiesa, non più nel 
uper- mezzo, dove, secondo il Vasari, fu posta come cosa singolare. 
‘fatte, Tra le opere del primo tempo di Giovanni sembra a 
nelle noi convenga inscrivere un frammento marmoreo sulla fac- 
juelle ciata della cattedrale di Todi, che rappresenta un vescovo 
rga e guidato da un angiolo (fig. 112). Nonostante il logorio di quella 
pulia scultura, par d’intravvedere i caratteri proprii di Giovanni 
)roba- in quell’angiolo che pone la destra su una spalla del pre- 
l’asse lato e, guardandolo in volto, gli addita la Divinità. 
ange- A Todi si possono trovare tracce dell’arte di Giovanni, 
i Pro- anche nella Madonna di stucco, col Bambino acefalo, nella 
:rutte, lunetta della porta della cattedrale (fig. 113); ma quelle tracce 
le cu- non sono così individuali come nel gruppo indicato, che forse 
1itivo, adornò il sommo di un monumento sepolcrale eseguito da 
vanni Giovanni nel periodo perugino della sua attività. 
Si può Collaboratore del padre a Pisa, a Siena e a Perugia, 
archi trovasi, l’anno 1278, da solo nella costruzione del Campo- 
la cu- santo di Pisa. È noto che mentre le galere pisane correvano 
i mari lontani a combattere i nemici di Cristo, Ubaldo 
mpi a de’ Lanfranchi arcivescovo, visitato il Calvario, fece cavare 
dre a molta terra dal santo monte e trasportarla sulle proprie 
corre navi; e che quindi, tornato in patria, egli la fece distendere 
no se- di fianco al Duomo, perchè nel terreno del cimitero antica- 
"orò a mente destinato a’ rei, santificato dal Redentore, trovassero 
empo, degna sepoltura i Pisani. 
mente Più tardi, nel 1270, si pensò a ricingere di mura il luogo, 
ese di a edificare il Camposanto, che poi Giovanni Pisano disegnò 
- nobilmente. Prima tra le città italiane risorte a civiltà. Pisa 
to quello i 
ere alla ! Cfr. ScHMmArRzOow, S. Martin von Lucca und die Anfdnge der toskanischen 
Skulptur in Mittelalter, Breslau, 1890, pag. 131; SAUERLANDT, op. cit., pag. 10 e seg.
	        
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