lO 2
Le forme loro sono derivate da Giovanni, ma non ne
hanno il movimento e la forza: i piani delle figure sono i
tagliati grossamente, senza la irrequietezza, il tormento dello
scalpello del Pisano. 1 leoni, sui quali poggiano le caria-
tidi, si torcono baroccamente come altri del nostro maestro,
ma la loro criniera, quantunque a lingue serpentine, non ne
ha la scioltezza.
Anche qui, sotto le colonnine che fiancheggiano il tim-
pano, stanno un cavallo e un leone, ricordo, come sulle
facciate delle cattedrali di Siena e di Massa Marittima, delle
città alleate o vinte. Nell’insieme la porta a mezzogiorno
della collegiata di San Quirico d’Orcia pare un restauro
eseguito sotto la direzione di Giovanni Pisano: i leoni e le
cariatidi sembrano appiccicate, non corrispondenti col resto,
con le forme romaniche delle quali è bellissimo saggio la
cariatide, nella finestra a destra della porta, di un re con
corona gigliata e pallio, in atto di stringer gli occhi e di
aprire ridente la larga bocca. Sul fondo romanico penetra,
in quella parete a mezzogiorno, qualche forma arricciata,
lanceolata, acuta; e quando avvenisse questo innesto o ri-
tocco o compimento di più antiche forme può determinarsi
all’incirca per mezzo dell'iscrizione sulla porticina che s’apre
nella crociera della collegiata con la data M.CC.LXXXX.VIII.
L’anno 1298 veniva commesso a Giovanni Pisano da
Arnoldo degli Arnoldi* il pulpito di Sant'Andrea di Pistoia,
che fu compiuto nel 1301. Il pulpito esagonale è sorretto, nel
mezzo, da una colonna, alla cui base stanno aquile e un leone
che si torcono, si aggirano baroccamente per adattarsi alla
forma della base stessa. Sotto i vertici dell’esagono, sono ’
sei colonne, due delle quali rette da leoni, che tengono sotto n
gli artigli cavalli ed altri animali, mentre sulla giubba e sul a
ventre loro si aggrappano i lioncelli; un’altra colonna è a
invece sostenuta da un uomo con un ginocchio a terra, che
e i 3
1 PIETRO ContuccI, Sculture di Giovanni da Pisa nel pergamo di Sant Andrea ,
in Pistoia, Pistoia, 1842.