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fetico : tutte sembrano proprie tratte dalla scena dell’ Anna7-
ciazione; obliqui i corpi, tesi i lineamenti, quelle Sibille si
assomigliano e tutte esprimono sorpresa, turbamento, angustia
infinita, nell’agitarsi entro lo stretto spazio. Sulle arcate poggia
il parapetto del pergamo: in uno dei quadri è rappresentata
l’Annunciazione, il Presepe (fig. 132), ’Annuncio dell’angiolo
ai pastori; nel secondo, l’Adorazione de’ Magi (fig. 133) e
l’apparizione dell’angiolo in sogno ad essi e a Giuseppe; nel
terzo, la Strage deol’innocenti; nel quarto, la Crocifissione
(fig. 134); nel quinto, il Giudizio universale. Tra campo e
campo, sui pilastri che li delimitano, sono la figura d’un sacer-
dote con turibolo (fig. 135); Gesù tra i rami della vita eterna;
un Profeta scarno, Geremia, che sembra perder l’anima nel
gesto (fig. 136); i simboli evangelici (fig. 137), congiunti come
già nel mezzo de’ pulpiti romanici (l’Angiolo, dignitoso levita,
con la testa eretta e il volume sollevato, insieme col leone
che rugge e il bue che mugghia); una schiera di angioli
suonanti le tube, che destano gli uomini dal sonno di morte,
e par che gonfino gli strumenti e li pieghino con le mani
ardenti; infine un Profeta con un libro, Isaia forse, e due
altri che sporgono la testa dietro a lui (fig. 138). Nella faccia
sotto il parapetto leggesi:
LAVDE DEI TRINI REM CEPTAM COPVLO FINI
CVRE PRESENTIS SVB PRIMO MILLE TRICENTIS
PRINCEPS EST OPERIS PLEBANVS VEL DATOR ERIS
ARNOLDVS DICTVS. QVI SEMPER SIT BENEDICIVS
ANDREAS VNVS VITELLI QVOQVE TINVS
NATVS VITALI BENE NOTVS NOMINE TALI
DISPENSATORES HI DICTI SVNT MELIORES
SCEVILPSIT JOHANNES QVI RES NON EGIT INANES
NICOLI NATVS SENSIA MELIORE BEATVS
OVEM GENVIT PISA DOCTV[#2] SVPER OMNIA VISA."
1 Così lessero il SAUERLANDT, op. cit., e il Sur1no, op. cit. Il CAVALCASELLE,
al verso 6, stampò notus invece di natus. Il TiGrI, al verso 5, Timus e non Tinus,
al verso 9, sentia e non sensia; ToLomEI, in id., sensio. Il SAUERLANDT e il Gr-
GLIOLI, dopo sensia mettono tra parentesi: (scientia).