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incoronati, la Vergine profetata e il Redentore sulla vetta
dell’albero della vita. In questa seconda stela due artisti prin-
cipalmente operarono: quello stesso della prima, che fa le
teste ovoidali, i corpi lisci, le pieghe semplici, le carni tra-
sparenti sotto il velo delle vesti; l’altro, benchè obbediente
al primo, è più studioso dell’antico, specialmente de’ sarco-
fagi romani, con le teste più quadrate e dagli occhi infos-
Fig. 244 — Orvieto, Cattedrale.
Bassorilievi del secondo pilastro, a sinistra della porta maggiore.
Particolare della III e IV zona.
sati, con le vesti a pieghe folte e a profondi addentramenti,
con le barbe e i capelli sforacchiati dal trapano. A lui appar-
tengono nel maggior numero le figure, tutte quelle della
linea mediana del pilastro, le altre delle quattro zone infe-
riori, una della quinta e una della sesta zona a sinistra,
prossime alle rappresentazioni del mezzo. Anche sotto le
multiple costole delle vestimenta, lo scultore lascia trasparire
il corpo, sottomettendosi alle disposizioni artistiche del mag-
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, IV. 2
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