Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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d’Apulia, ci lasciò nobilissimo saggio di sè con l’arca di 
San Cerbone, a Massa Marittima, costruita nel 1324, con il 
sepolcro dell’arcivescovo Guidotto de’ Tabiati (7 1333) a Mes- 
sina (fig. 269). Entrambi i monumenti furono disfatti; e come 
nella cattedrale messinese si può riconoscere in una Madonna 
col Bambino della prima cappella a sinistra (fig. 270) il fram- 
mento già al sommo del mausoleo del vescovo de’ Tabiati, così 
nel Duomo di Massa Marittima, sugli stalli del coro, si vede- 
vano dodici, e ora si vedono undici statuette di Apostoli, 
già ornamento dell’arca di San Cerbone (fig. 271 a 281). 
L’arca è un capolavoro di eleganza (fio. 282 e 283): gli 
ornati finissimi paiono cesellati da un orafo; e le figure sot- 
tili, alquanto allungate, hanno venustà non senza ricercatezza. 
Le statuine degli Apostoli, che dovettero essere disposte 
intorno al coperchio, ne’ corpi fasciati dalle vestimenta, stretti, 
dalle spalle spioventi, mostrano quella ricerca di raffina- 
tezza; ma solenne è il San Giovanni dalla lunga barba a 
riccioli serpeggianti; mirabile V’Apostolo che gli sta accanto, 
per quel suo aspetto incantato, con gli occhi fissi lontano 
e le labbra semiaperte; e pure l’altro con la barba bipartita 
e i capelli irti sulla fronte. Qui uno degli Apostoli assume 
maestà regale, là severità di filosofo. San Giovanni sì pre- 
senta in aspetto di vegliardo, come un antico Profeta. Ma in 
generale in tutte quelle figure è un senso di stanchezza o di 
languore, e San Paoio stesso non ha la sua fiera espressione, 
si mostra anzi con aspetto benevolo. La linea delle figure è 
alquanto arcuata, e talvolta la loro mossa è timida e impac- 
ciata; lunghe sono le dita delle mani, e generalmente il 
mignolo, l’anulare e il medio sono stretti l’uno all’altro 
parallelamente, mentre l’indice si distacca da essi ad angolo 
acuto; i capelli sono fini, con qualche punteggiatura di tra- 
pano. Nelle facce dell’arca sono rappresentate le storie di 
San Cerbone; ora, quando è invitato a recarsi a Roma (fig. 282) 
dagli ambasciatori papali (HIC S. CERBO A NVNTIIS PAPE CI- 
TATVR VT VADAT AD EVM); ora, quando in viaggio per l’Urbe
	        
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