- 362 -
d’Apulia, ci lasciò nobilissimo saggio di sè con l’arca di
San Cerbone, a Massa Marittima, costruita nel 1324, con il
sepolcro dell’arcivescovo Guidotto de’ Tabiati (7 1333) a Mes-
sina (fig. 269). Entrambi i monumenti furono disfatti; e come
nella cattedrale messinese si può riconoscere in una Madonna
col Bambino della prima cappella a sinistra (fig. 270) il fram-
mento già al sommo del mausoleo del vescovo de’ Tabiati, così
nel Duomo di Massa Marittima, sugli stalli del coro, si vede-
vano dodici, e ora si vedono undici statuette di Apostoli,
già ornamento dell’arca di San Cerbone (fig. 271 a 281).
L’arca è un capolavoro di eleganza (fio. 282 e 283): gli
ornati finissimi paiono cesellati da un orafo; e le figure sot-
tili, alquanto allungate, hanno venustà non senza ricercatezza.
Le statuine degli Apostoli, che dovettero essere disposte
intorno al coperchio, ne’ corpi fasciati dalle vestimenta, stretti,
dalle spalle spioventi, mostrano quella ricerca di raffina-
tezza; ma solenne è il San Giovanni dalla lunga barba a
riccioli serpeggianti; mirabile V’Apostolo che gli sta accanto,
per quel suo aspetto incantato, con gli occhi fissi lontano
e le labbra semiaperte; e pure l’altro con la barba bipartita
e i capelli irti sulla fronte. Qui uno degli Apostoli assume
maestà regale, là severità di filosofo. San Giovanni sì pre-
senta in aspetto di vegliardo, come un antico Profeta. Ma in
generale in tutte quelle figure è un senso di stanchezza o di
languore, e San Paoio stesso non ha la sua fiera espressione,
si mostra anzi con aspetto benevolo. La linea delle figure è
alquanto arcuata, e talvolta la loro mossa è timida e impac-
ciata; lunghe sono le dita delle mani, e generalmente il
mignolo, l’anulare e il medio sono stretti l’uno all’altro
parallelamente, mentre l’indice si distacca da essi ad angolo
acuto; i capelli sono fini, con qualche punteggiatura di tra-
pano. Nelle facce dell’arca sono rappresentate le storie di
San Cerbone; ora, quando è invitato a recarsi a Roma (fig. 282)
dagli ambasciatori papali (HIC S. CERBO A NVNTIIS PAPE CI-
TATVR VT VADAT AD EVM); ora, quando in viaggio per l’Urbe