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scovo di Fiesole) * innanzi al giudice, poi legato a una co-
lonna e martoriato, la sua decapitazione, il ritrovamento del
suo corpo giacente tra due leoni al margine d’un bosco. Questi
sono migliori dei tre bassorilievi, a sinistra della porta, cioè
de’ frammenti dell’arca con le storie di Sant’Ottaviano, i
quali figurano il Santo che dispensa vesti ai poveri, il tra-
sporto della salma, il deposito delle reliquie nella primaziale
per opera del vescovo Andrea di Volterra. * Vi sono anche,
a destra, quattro Santi entro clipei (fis. 321), forse disposti
un tempo sul coperchio dell’arca, e alcuni frammenti delle
iscrizioni che dichiaravano le rappresentazioni sottostanti. Non
sappiamo se ugualmente debba ritenersi parte dell’arca un
rilievo che si vede sulla porta, di un Santo con le mani con-
serte, Ottaviano forse, tra quattro angioli: il rilievo è limi-
tato da sei formelle geometriche, tre nel lato di destra e tre
in quello di sinistra. Ad ogni modo, pure appartiene ad Ago-
stino e Agnolo di Ventura, che in questi frammenti si rive-
lano, anche per il metodo del bassorilievo, facili racconta-
tori e novissimi compositori. I due maestri forse si recarono
a Orvieto, non per prendere parte ai bassorilievi della fac-
ciata, ma per i disegni del pulpito, che si vedono uno
a Orvieto, un altro al gabinetto nazionale delle stampe a
Berlino, il terzo nel B7ri#sh Museum. Quantunque lo stato
dei disegni non permetta sicure ricerche, pure le figure
coniche, e alcune, in ispecie, ginocchioni come nel monu-
mento Tarlati, fanno pensare ai due maestri Agostino e
Agnolo. ?
! Don SILvAnNo Razzi, Vite de’ Santi e Beati Toscani, de’ quali hoggi comu-
nemente si ha cognizione, Fiorenza, MDXCIII.
2 Manca probabilmente un quarto bassorilievo, che dovette essere primo di
questa serie, rappresentante il Santo quando fu tolto dal tronco dell’olmo: l’iscri-
zione che ancora si conserva sulla porta serviva a dichiarazione di quella scultura.
3 V. a proposito del pulpito l’Album poliglotto raccolto da LuiGi Fumi per
il VI centenario del Duomo di Orvieto, MCCXC-MDCCCXCI. E vedi il mio ar-
ticolo Sul disegno per il pulpito del Duomo d’Orvieto, da me rinvenuto nel ga-
binetto delle stampe a Berlino (Archivio storico dell’Arte, V, 1892).