Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

affrancatasi dall’arte architettonica, divenuta libera e signora 
di sè. Alcuni elementi locali si uniscono a foggiare le imagini, 
che già avevano adorno il pulpito pisano, per vestire di ma- 
gnificenza maggiore quello senese, e, tra gli altri, il gruppo 
| dei tre Evangelisti, composto fin dall’età romanica sui pul- 
piti di Toscana. Insieme con quegli elementi, altri pittorici: 
tale Cristo sull’albero della vita tra simboli apocalittici, 
e Cristo sul tronco della croce tra gli angeli del Giudizio 
e universale. La forza di Nicola d’Apulia, tra i nuovi elementi, 
si attenua; la classicità predomina meno sulle composizioni 
sacre; l’espressione si avviva. Vedasi come nella Crocifissione, 
invece delle tre donne giunoniche che sollevano, a Pisa, il capo 
: verso Cristo morente (fig. 2), sieno tre uomini assorti nella 
imagine del sacrificio divino (fig. 3). A Siena pure, Cristo 
perde l’olimpica grandezza, tutto teso col corpo sul legno 
della croce. Nel nuovo pergamo, le figure viste di faccia sì 
mostrano di profilo o di tre quarti, e si piegano, si curvano, 
si rannicchiano, così che meglio si esprime lo stupore dei 
Giudei, il pianto de’ seguaci del Nazareno, la commozione 
i i delle pie donne, lo svenimento della Vergine. Le labbra si 
stringon più forte o si aprono ad un grido di dolore e un 
’ sospiro; i colli torniti acquistano mobilità; la pelle delle carni 
si affina; le pieghe delle vesti si fanno più fitte, e le vesti, 
più ricche; le cose prendono più importanza e valore, e, ad 
esempio, il piccolo teschio a Pisa, sotto la croce, inserto nel 
rialzo roccioso, si rivede ingrandito a Siena, volgentesi nella 
caverna, verso l’alto, con le vuote occhiaie. Nella AN’atvità del 
pulpito senese si serbano molti motivi del pisano, finanche 
E la capra con una zampa sulla testa (fig. 4 e 5), ma, invece 
dell’Annunciazione, nel fondo sta la Visi/azione, come scena 
: più prossima all’altra del presepe, e, intorno alla culla divina, 
si moltiplicano gli angioli. Nella Paur7z/icazione sì mantennero a 
Siena i personaggi che la rappresentavano a Pisa, e in modo 
affatto simile; ma vi si aggiunsero nuove scene: la Visione 
di Giuseppe, la Fuga in Eoitto, Erode e i suoi consiglieri. Nel-
	        
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