affrancatasi dall’arte architettonica, divenuta libera e signora
di sè. Alcuni elementi locali si uniscono a foggiare le imagini,
che già avevano adorno il pulpito pisano, per vestire di ma-
gnificenza maggiore quello senese, e, tra gli altri, il gruppo
| dei tre Evangelisti, composto fin dall’età romanica sui pul-
piti di Toscana. Insieme con quegli elementi, altri pittorici:
tale Cristo sull’albero della vita tra simboli apocalittici,
e Cristo sul tronco della croce tra gli angeli del Giudizio
e universale. La forza di Nicola d’Apulia, tra i nuovi elementi,
si attenua; la classicità predomina meno sulle composizioni
sacre; l’espressione si avviva. Vedasi come nella Crocifissione,
invece delle tre donne giunoniche che sollevano, a Pisa, il capo
: verso Cristo morente (fig. 2), sieno tre uomini assorti nella
imagine del sacrificio divino (fig. 3). A Siena pure, Cristo
perde l’olimpica grandezza, tutto teso col corpo sul legno
della croce. Nel nuovo pergamo, le figure viste di faccia sì
mostrano di profilo o di tre quarti, e si piegano, si curvano,
si rannicchiano, così che meglio si esprime lo stupore dei
Giudei, il pianto de’ seguaci del Nazareno, la commozione
i i delle pie donne, lo svenimento della Vergine. Le labbra si
stringon più forte o si aprono ad un grido di dolore e un
’ sospiro; i colli torniti acquistano mobilità; la pelle delle carni
si affina; le pieghe delle vesti si fanno più fitte, e le vesti,
più ricche; le cose prendono più importanza e valore, e, ad
esempio, il piccolo teschio a Pisa, sotto la croce, inserto nel
rialzo roccioso, si rivede ingrandito a Siena, volgentesi nella
caverna, verso l’alto, con le vuote occhiaie. Nella AN’atvità del
pulpito senese si serbano molti motivi del pisano, finanche
E la capra con una zampa sulla testa (fig. 4 e 5), ma, invece
dell’Annunciazione, nel fondo sta la Visi/azione, come scena
: più prossima all’altra del presepe, e, intorno alla culla divina,
si moltiplicano gli angioli. Nella Paur7z/icazione sì mantennero a
Siena i personaggi che la rappresentavano a Pisa, e in modo
affatto simile; ma vi si aggiunsero nuove scene: la Visione
di Giuseppe, la Fuga in Eoitto, Erode e i suoi consiglieri. Nel-