Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

fia 428 mei 
vanni fu interrogato dell’esser suo dai Farisei, così come fece 
poi Feo Belcari rappresentando « quando vengono e vec- b 
chioni barbuti & scribi a San Giovanni & chiedono a San Gio- ù 
vanni qual sia la cagione del suo venire ».: : 
<« Il giorno dopo Giovanni vide Gesù che venivagli in- ” 
contro » (così leggesi nell’Evangelo di San Giovanni), «e ‘ 
disse rivolto alla turba de’ Farisei: Ecco l’Agnello di Dio, | 
ecco colui che toglie i peccati del mondo ». La rappresen- O 
tazione di questa scena nell’ottavo bassorilievo (fig. 341) è - 
Fig. 342 — Firenze, Battistero. Porta in bronzo di Andrea Pisano. Formelle IX-X 
(Fotografia Alinari) 
simile in parte alla precedente, ma vi si aggiunge la figura 
di Gesù che appare dominante come dall’alto d’un piedistallo. 
In seguito, Giovanni è in atto di battezzare, di versare con 
una conchiglia l’acqua lustrale sul capo d’un neofita spoglio 
sino a mezzo il corpo (fig. 342). Poi Gesù volle essere bat- 
tezzato da Giovanni e, dice San Matteo, «si aprirono i 
cieli, e vide lo spirito di Dio scendere quasi colomba e venir 
sopra di sè ». La scena aveva avuto già piena determina- 
zione nell’arte bizantina e nella romanica; ma qui Andrea 
Pisano tolse ogni rigidezza alla figura di Gesù immerso nelle 
onde del Giordano, animò quella del Battista e dette la 
1! Cfr. l’incunabulo: « La festa di san Giovanni quando fu visitato da christo 
nel diserto » (Cat. sudd. del KRISTELLER, n. 199). 
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