Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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scene. Mancano a lui cognizioni prospettiche per la rap- 
presentazione de’ fondi: l’altare su cui Zaccaria sacrifica. 
e la cappella mortuaria di Giovanni si vedono come in un 
disegno di spaccato architettonico; l’apparato della stanza 
regale, dove Erode siede a convito, è semplicemente indi- 
cato da una tenda su cui spiccano le figure dei tre commen- 
sali. Con quella tenda lo scultore volle certamente indicare 
il baldacchino, perchè, rappresentando Erode ed Erodiade 
sul trono, mise dietro loro, in egual modo, le vela drappeg- 
giate cadenti da un ferro steso orizzontale. La camera dove 
Fig. 2348 — Firenze, Battistero. Porta di bronzo di Andrea Pisano. Formelle XXV-XXVI 
(Fotografia Alinari). 
Erodiade riceve la testa del Battista e quella dove Zaccaria 
scrive sulla tavoletta sono aperte come camere da bambola. 
Qualche volta lo scultore s’ingegnò a ritrarre l’edificio da 
un lato invece che di fronte. Così là dove è raffigurato l’in- 
contro di Maria con Elisabetta e la prigione di Giovanni, 
rappresentata tre volte egualmente: nella prima, il cancello è 
per metà abbassato; nella seconda, chiuso; nella terza v’è la 
porta spalancata. 
Una volta sola egli ci dà le figure in due piani, cioè 
nella rappresentazione della Natività di Giovanni, pur senza 
distaccarli.
	        
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