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scene. Mancano a lui cognizioni prospettiche per la rap-
presentazione de’ fondi: l’altare su cui Zaccaria sacrifica.
e la cappella mortuaria di Giovanni si vedono come in un
disegno di spaccato architettonico; l’apparato della stanza
regale, dove Erode siede a convito, è semplicemente indi-
cato da una tenda su cui spiccano le figure dei tre commen-
sali. Con quella tenda lo scultore volle certamente indicare
il baldacchino, perchè, rappresentando Erode ed Erodiade
sul trono, mise dietro loro, in egual modo, le vela drappeg-
giate cadenti da un ferro steso orizzontale. La camera dove
Fig. 2348 — Firenze, Battistero. Porta di bronzo di Andrea Pisano. Formelle XXV-XXVI
(Fotografia Alinari).
Erodiade riceve la testa del Battista e quella dove Zaccaria
scrive sulla tavoletta sono aperte come camere da bambola.
Qualche volta lo scultore s’ingegnò a ritrarre l’edificio da
un lato invece che di fronte. Così là dove è raffigurato l’in-
contro di Maria con Elisabetta e la prigione di Giovanni,
rappresentata tre volte egualmente: nella prima, il cancello è
per metà abbassato; nella seconda, chiuso; nella terza v’è la
porta spalancata.
Una volta sola egli ci dà le figure in due piani, cioè
nella rappresentazione della Natività di Giovanni, pur senza
distaccarli.