Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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steso tra i due. L’arte aveva uopo di rendersi ragione dî 
tutto. L’espressione sofferente, affannosa del mendico, la 
spontanea compiacenza del generoso San Martino, la superba 
andatura del cavallo, le vesti che l’aria gonfia e muove, son 
bellezze che richiamano Andrea Pisano. Anche il tipo della 
testa del mendico si ritrova nelle figure del campanile di 
Santa Maria del Fiore; e qui v’è una facilità di movimento, 
una scioltezza che manca nelle figure di Nino, diritte, tirate 
a fil di piombo, quali si vedono ne’ bassorilievi della sepol- 
tura Saltarelli e di quella del Cavalcanti. Siamo più disposti 
a indicare nella lunetta la mano di Andrea medesimo. Del 
resto se la lunetta fu eseguita circa il 1332, come fanno 
supporre la iscrizione riportata dal Da Morrona* e l’altra 
che si legge sulla porta di fianco della chiesa, Nino Pisano 
non aveva ancora esordito nella scultura. Non ci è nota la 
data della sua nascita, ma, trovandolo per la prima volta 
nel monumento del Saltarelli, morto dieci anni dopo il tempo 
in cui si edificava San Martino, convien pensare che al padre 
e non a lui spetti la mirabile lunetta, tanto più che nel mo- 
numento Saltarelli non troviamo la spontaneità delle forme 
che si manifesta nel gruppo a bassorilievo sulla porta della 
chiesa pisana. 
Prima della morte del padre, Nino dunque esordì con le 
sculture de’ monumenti sepolcrali di frate Aldobrandino Caval- 
canti e dell’arcivescovo Saltarelli, iniziato probabilmente 
quando, cacciato il Duca d’Atene da Firenze, lo scultore seguì 
il padre fuori di questa città. A. Pisa, oltre che al monumento 
Saltarelli, prima del 1349, anno in cui sostituì il padre a 
Orvieto, attese probabilmente a diverse opericciuole che 
mandò in Sardegna, tra le altre la pietra tombale di donna 
Vannuccia Orlandi pisana (7 1345), che si vede nel Museo 
di Cagliari, e proviene dal San Francesco di quella città: 
vi è ripetuto, probabilmente dalla mano di Tommaso fra- 
1 Pisa illustrata, III, pag. 258.
	        
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