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la bellissima destra sul petto, è certamente di Nino; mentre
quello, duro ne’ lineamenti e nelle forme, con le vesti adat-
tate come sopra a un cilindro di ferro, invece che a un
molle corpo, è fatica di Tommaso suo fratello.
Abbiamo già detto che la parte superiore dell’Oratorio
della Spina fu opera di Nino e de’ suoi seguaci. La Madonna
già sulla cuspide centrale, ora nel Museo civico, è scultura
giovanile di Nino; le teste che ornano la porta della chiesetta
furono probabilmente eseguite più tardi, quando l’artista scol-
piva nell’interno il San Pietro, che ha con quelle un’aria
medesima. Nell’edicola, in alto della facciata, v’è un’Annun-
ciata che tiene pure di Nino Pisano.
Abbiamo anche accennato che la Madonna col Bambino,
nella cuspide somma della facciata del Duomo di Pisa, è
opera di Nino medesimo: e suoi sono del pari i due an-
gioli alle imposte del timpano. Sempre le stesse figure, con
qualche variante, e più elaborate. La trama dell’invenzione
di Nino Pisano era breve, ma su quella ricamò con ogni
finezza. Non ebbe slanci nuovi, non fece grandi sforzi; si
contentò di accarezzare i marmi, di forbirli squisitamente,
Con lui che coronò le somme cuspidi di Santa Maria della
Spina e del Duomo di Pisa, ha termine la grandezza della
scultura pisana.
Dal 1350, in cui probabilmente tornò nella città nativa,
sino al 1368, data certa, documentata della sua morte, la
sua attività si svolse poco; questo almeno fa credere quanto
resta di lui.
Nel 1358 ebbe incarico di lavorare per una tuba del Co-
mune di Pisa, pro actatura quam fecit de una tuba de argento
Pisani Comunis, * e l’anno appresso di fare le insegne del-
l’opera del Duomo insieme con gli orafi Coscio del fu Gaddo
e Simone detto Baschiera. ° Quelle insegne dovevano essere
smaltate dentro e fuori. e applicate alla tavola con figure com-
! SurINno, op. cit., pag. 229.
2 TANFANI, Notizie di artisti tratte da documenti pisani. Pisa, Spoerri, 1898.