Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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costato (fig. 489); e di un Campionese, lo stesso forse che 
eseguì il monumento di Barnabò Visconti, è la statua della 
Bonissima in un fianco del palazzo comunale di Modena 
(fig. 490), già nel Trecento in un’edicola della piazza mag- 
giore di quella città. Vuolsi che la figura rappresenti una 
caritatevole donna, che in giorni di carestia soccorse i mi- 
seri cittadini; ma forse la tradizione si poggiò sui simboli 
della figura probabilmente allegorica. Essa può considerarsi 
un’altra traccia de’ Campionesi a Modena, dov’essi appaiono 
dal principio del secolo xIII al 1322, in cui Enrico da Cam- 
Fig. 488 — Genova, Duomo. Particolare dell’arca del card. Luca Fieschi. 
pione eseguì il pulpito della cattedrale, più tardi rifatto, 
recante questa iscrizione: 
+ ANNIS POGRESSIS DE SACRA VIRGINE X | 
VNDENIS GEMINIS. ... . IVCIIS MILLE TRECETIS, 
HOC THOMASIN . D. FERRO PLANTA IOHIS 
- MASSARIVS SCI VENERADI GEMINIANI 
° FINGI FECIT OP TVRRE QQ FINE NITERE: 
ACTIBVS HENRICI SCVLPTORIS CAPIONESIS 
Il, 
L’attività de’ Campionesi si svolse nel Trecento princi- 
palmente a Milano, come abbiamo veduto, e a Bergamo, a 
1 Cfr. CAVvEDONI, Descrizione del pulpito del Duomo di Modena (Modena, 1855); 
G. CAmporI, Artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi, pag. 117; A. DoNpI. 11 
Duomo di Modena. Modena, 1896, pag. 186. 
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, IV. 
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