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maestri che lavorarono a Sant’Eustogio e a San Marco in
Milano; ma, più che a Brescia, si. nota a Verona come
Bonino da Campione sapesse dare sviluppo alle forme del-
l’arca onoraria, che in Sant’Eustorgio, nei sepolcri viscontei,
trova i suoi elementi. Tra le arche scaligere si vede quella
ancora romanica di Alberto della Scala (fig. 516); un’altra di
Fig. 516 — Verona, Sagrato di Santa Maria Antica. Arca d’Alberto della Scala.
Can Grande (7 1324) sulla porta di Santa Maria Antica (fig. 517)»
con l’edicola cuspidata che si eleva come una torre sul sar-
cofago, avente sul culmine la figura di Can Grande (fig. 518)
ridente con aria felina, sul cavallo che volge le occhiaie
profonde dalla maschera di ferro, mentre la sua gualdrappa
movesi al vento. Par che lo spirito della vendetta animi
il signor di Verona, coperto d’armi, con l’affilata spada nella
destra, pronto a colpire l’avversario, a piombargli sopra
come avoltoio sulla preda. Ancora il monumento è addos-
sato a un edificio sacro; ma poi quello di Mastino II (1350)