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da Correggio e Ermanno da Sassoferrato fossero in carica;
e quindi che Giovanni Pisano lavorasse anche nel 1278 in-
torno alla fonte. Ma la notizia che Arnolfo nel 1277 fu chiesto
a Carlo I d’Angiò ha fatto supporre che a lui si debbano
gli ultimi lavori di scultura nel monumento, quantunque le
iscrizioni che ricordano i Pisani," frate Bevignate e Bonin-
segna non alludano a quel maestro. Ora, mentre Crowe e
Cavalcaselle rinunciarono a cercare nell’opera della Fonte di
Piazza la mano di Arnolfo, e anche a distinguere la parte
di Nicola da quella di Giovanni, il Frey, pure ammet-
tendo come di Arnolfo quasi tutte le statuette del secondo
catino, comunica che Adamo Rossi riteneva esservi un tempo
una seconda fonte di bronzo eseguita da Arnolfo Fioren-
tino, nell’estremità inferiore della piazza, non lontano dal pa-
lazzo Baldeschi. Ma niuna prova si ha di questa afferma-
zione, che farebbe escludere Arnolfo dall’opera della fontana
maggiore.
Nel Museo archeologico di Perugia vi sono tuttavia tre
marmi, frammenti del bacino di una fonte, i quali nelle pieghe
spezzate de’ drappi che ricoprono le figure mostrano il fare
di un maestro così prossimo a Nicola da farci chiedere se
quelli non sieno stati eseguiti per la stessa fonte di Piazza.
Furono ritenuti di tempo classico, benchè sieno ad evdenza
tanti specchi di un bacino scolpiti dalla scuola di Nicola
d’Apulia. In uno (fig. 19) è una donna con un vaso, acco-
sciata, volta verso l’alto ansiosamente; in un secondo (fio. 20)
è un giovane che, puntato a terra il braccio destro, leva in su la
testa come in vivissima attesa; nel terzo (fig. 21) una vecchia
curva, ginocchioni, giunge supplice le mani. Sembra che
l’artista abbia voluto rappresentare gente assetata in quelle
belle e originalissime sculture, che ci fanno pensare ad Ar-
I Cfr. BeLForTtI, ms. nella Biblioteca comunale di Perugia: Memorie istoriche
della fonte di Piazza dal 1254 ad anno 1786; MARIOTTI, Lettere perugine, pag. 24
e 25; FREY, Die Loggia dei Lanzi, Berlino, 1885, pag. 83 in nota; Crowxe e Ca-
VALCASELLE, St. della pitt. in Italia dal secolo II al secolo XVI, I, Firenze, 1886.