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ra ben a seno »; ordina che siano venduti « Ziorzi suo schiavo e
de Lucia sua schiava »; accenna al modo di liquidare il suo avere
La con Nicola Venier, fratello del Doge, per una finestra e una
na porta, e lascia agli esecutori testamentari di fare a loro ta-
LL lento la pietra tombale sul suo corpo da seppellirsi « in terra
Fig. 679 — Bologna, San Francesco.
Altare maggiore di Jacobello e Pier Paolo dalle Masegne.
al luogo de san Stefano ».' Da ciò si dovrebbe dedurre che
il finestrone del palazzo ducale non fu compiuto da Pier
di Paolo dalle Masegne, e tanto più che nel 1403, il dî 8 di
da giugno, non essendo scorso neppure un mese dalla data del
lie testamento (14 maggio), Angeletto Venier aveva chiesto per
lla la Serenissima alla Signoria di Firenze Nicola di Piero Lam-
2a berti, che, occupato ne’lavori del Duomo di Firenze e in una
! PAOLETTI, Op. Cit... pag. 4:
VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, 1V
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