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Altri Crocefissi dimostrano la potenza raggiunta nel Tre-
cento nell’espressione della morte dell’Uomo-Dio: quello di
Santa Maria sopra Minerva in Roma attribuito per erronea
tradizione a Giotto: l’altro che il Bode ascrive a Andrea
Pisano, * probabilmente assai posteriore a questo maestro;
un terzo nell’andito che adduce alla sagrestia di Santa Maria
Donna Regina, in Napoli, d'un maestro senese, che riflette
la purezza nobilissima di Simone Martini.
Insieme con i Crocefissi e le statue del Redentore benedi-
cente (una colossale, inosservata, a Orvieto nella Congrega-
zione di carità), si continuò a intagliar Madonne, che poco
si possono studiare oggidì, tanto sono guaste in gran parte,
più volte colorate, e coperte di drappi e di ex-voto. Un bel
gruppo d’un intagliatore florentino, con la Madonna e il divin
Figlio, si vede nel Museo Federico a Berlino: è policromo e
proviene dalla raccolta Beckerath. °
Nè si tralasciò di scolpire le statue dei santi patroni delle
diocesi. Nella chiesa di San Vittorino, presso Aquila, è la
statua in legno di una santa coronata (fig. 723), coperta di
lino con imprimitura di stucco, colorata e dorata nella chioma.
È molto guasta, sì che non riesce di riconoscere in essa con
sicurezza Santa Caterina, anche per esser venuti meno i suoi
simboli, forse una spada e una palma; ma richiama l’ar te
di Tino di Camaino che tenne il campo della scultura a Na-
poli, al tempo di re Roberto. La graziosa statuetta ha l’ele-
ganza senese delle figure delle Vzi7/2, che si vedono nei mo-
numenti angioini di Tino. 3
Più comunemente in Toscana, nella seconda metà del
I Bope, Neue Erwerbung fiir die Abteilung der christlichen Plastik in den
Kéniglichen Museum (Jahrbuch der Kònig!l. preuss. Kunstsammlungen, 1886,
pag. 203 e seg.); BopE u. von TscHupr, Beschreibung der Bildwer ke des christli-
chen -Epoche. (Berlin, Spemann, 1888).
2 JustI. Giovanni Pisano und die toskanischen Skulpturen des XIV Jahr-
hunderts in Berliner Museum (Jahrbuch der Konigl. preuss. Kunstsamml., 1903»
pag. 279 e seg.) “i
3 Notiamo che a San Niccolò dei Mendicoli a Venezia si serba la statua del
santo patrono, in legno intagliato, del secolo xIv.