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Corsi, Vannino. Pini, Lippo di Bartolomeo, ecc.' Ma pur-
troppo quel coro fu rifatto anche modernamente, e poco
resta del suo stato primitivo. Così quello del Duomo di Siena,
iniziato nel settembre del 1362, non ancora condotto a fine
nel 1388 da Francesco del Tonghio e da Jacopo suo figliuolo,
compito con tabernacoli dagl’intagliatori Mariano Roma-
nelli, Barna di Turino, Giovanni di Francesco detto del
Cichia, Luca di (G&iovanni.
Invece in San Domenico di Ferrara si vede tuttavia inte-
gro il coro, ricco di svariatissime rose gotiche a traforo, di
Giovanni Abaisi o da Baiso, capostipite de’ maestri che
erudirono nell’arte i celebri Canozzi da Lendinara (fig: 740). *
In mezzo al coro, s’innalzava il leggio. Quello d’Orvieto
fu condotto nel 1356, e Guido orafo vi appose in sulla cima
una crocetta. A Siena nel 1361 un leggio fu allogato a Fran-
cesco del Tonghio, per il Duomo. Intarsiato come gli stalli,
con commettiture di tarsie che si acquistavano anche a liste
nelle botteghe degl’intarsiatori, il leggio era posto sopra un
perno movibile, sostenuto dall’aquila, simbolo di San Gio-
vanni evangelista, come ne’ pulpiti.
Nel fondo del coro era la cattedra vescovile. Per la ric-
chezza d’ornati si distingueva dagli altri scanni, anche per le
imagini intagliate sullo schienale. A Orvieto, coronata come
da un baldacchino, la cattedra portava scolpita a bassorilievo
la Vergine col Bambino in braccio. Alcuni gradini intarsiati,
innalzavano la cattedra sugli altri scanni, e davano ad essa
l’aspetto d’un’edicola sacra.
Di armadî fornisce un esempio notevole quello nella sagre-
stia della cappella degli Scrovegni a Padova (fig. 741),° diviso
! Luci Fumr, 71 Duomo d’Orvieto. Roma, 1891, pag. 275 e seg.
2 Cfr. LuIGI1 NAPOLEONE CITTADELLA, Documenti ed illustrazioni risguardanti
la storia artistica ferrarese, Ferrara, 1868; BorcHr, Sulla scuola modenese (Atti e
Memorie delle Regie Deputazioni di storia patria per le provincie modenesi. Mo-
dena, 1870); VENTURI, I primordi del rinascimento artistico a Ferrara (Rivista
storica italiana, 1884).
3 Lava, Un armadio del secolo XIV nella cappella degli Scrovegni in Padova
(Arte italiana decorativa e industriale, anno III, 1894, pag. 12).