G- a
calice, ed ha il nodo con le medesime targhette a cuori del
calice stesso.
Le croci si fecero pure con grande ricchezza; esempio
quella di’ San Pietro in Marcilliano in provincia di Lucca
(fig. 755), e l’altra della cattedrale di Lucca, detta dei Pi-
sani (fig. 756), degli ultimi del Trecento, non de’ primi, come
si credette da chi l’attribuì a Giovanni Pisano; la sua ricca
decorazione di foglie e fiori smaltati richiama i reliquiarî
del Roseto bolognese che vedremo in seguito. Un’altra croce
mirabile per le miniature del Trecento, che sostituiscono gli
smalti, è quella processionale di Lucignano, indicata erro-
neamente del secolo Xv e di Gabriello d’Antonio,' al quale
pure si è attribuito a torto l’intero albero della stessa chieésa
di San Francesco in Lucignano (fig. 757), che fu cominciato
nel 1350 e da lui fornito di ramificazioni fronzute, di coralli e
di dischi con pergamene miniate.° Altra croce portatile è quella
del Capitolo ambrosiano, ascritta erroneamente all’anno 1300,
invece della fine del secolo xIV.
I reliquiarî sono di forma svariatissima nel Trecento. I
più antichi sono edicole poligonali architettate con ogni
cura: esempio il grande reliquiario ottagono di San Galgano
(fig. 758), con smalti, fitti bassorilievi illustrativi della vita
del Santo, statuette di Santi entro torricciole, Serafini entro
fasce, cori d’angioli nel tamburo della cupola del reliquiario.
Vuolsi opera di Lando di Piero, * dell’insigne artefice che il
Villani disse 77 sottile maestro di Siena; e serbasi nella chiesa
del Santuccio. Orvieto vanta a sua volta un reliquiario di
Ugolino di Vieri e di Viva di Lando, dove si contiene la
testa di San Savino (fig. 759), nel Museo dell’opera del Duomo.
Verso la fine del Trecento i reliquiarî. attenuandosi la loro
1 Gio. Poccr, ne l’Arte, 1904, fasc. III-V, pag. 191.
2 Una croce era in San Domenico di Perugia (vedi Inventario cit.) con la
scritta: Anno. Domini. M°.CCC°. XXXII. Andreas Vannes . et Iohannes . Dini .
de Senis . me. fecit.
3 Luca BrerTrAMI, op. sudd., tav. XVII e XVIII.
4 CorrADOo Ricci, La mostra d’antica arte senese. Bergamo, 1904.
ATI