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Questo gruppo corrisponde ad altri che si riscontrano nei pren
pulpiti romanici di Toscana, per cui si pensò a una certa il fio
indipendenza di fra’ Guglielmo da Nicola, anzi. che lo Si assist
dovesse considerare qual cooperatore del grande maestro e #1]
non discepolo. Eppure le figure di Guglielmo sono la maschera
di quelle di Nicola d’ Apulia, mostrano quasi mutate in istucco
le forme vive di lui; onde convien conchiudere che il frate
ne fu ligio e devotissimo all’arte, pur sapendone soltanto
Fig. 36 — Pistoia, San Giovanni fuori civitas. Pulpito di Fra’ Guglielmo da Pisa.
conservare la superficiale grandiosità del rilievo. Se anche
egli accolse in sè qualche vecchia forma simbolica, nelle
composizioni del pulpito di San Giovanni fuori civitas s’at-
tenne in genere a quelle del pulpito del battistero pisano,
pure rappresentandole attenuate e infiacchite, come se sotto
la cocolla del frate non fosse posto per la passione che si
sferra dall’animo di Nicola.
Uno de’ bassorilievi del pulpito rappresenta l’Annuncia- |
gione e la Visitazione (fig. 38). La prima scena corrisponde a pz
quella del pergamo nel battistero di Pisa, ma la Vergine ha
perduto il suo tipo giunonico, l’angiolo la sua maestà ora-
toria; la seconda scena ha riscontro con l’altra del pulpito
di Siena, ma Elisabetta non è più la vecchia che figge in larri
Maria lo sguardo magnificando il Signore, le due cugine binoò