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e la pietà viene distratta da quei simboli di morte e dagli
sforzi dei depositanti. All’Orcagna che chiedeva « quale
fu il maggiore maestro di dipingere, un altro che sia da
Giotto in fuori » il Gaddi ben poteva. rispondere: « Per
certo assai valenti dipintori sono stati...; ma quest’arte è
venuta e viene mancando tutto dî ». Morì Taddeo nel 1366,
l’anno stesso in cui fu eletto nel Consiglio de’ maestri del-
l’Arte per divisare circa il proseguimento della facciata del -
Duomo di Firenze.' Lasciò in eredità a’ suoi due figli Agnolo
e Giovanni e a’ suoi discepoli il patrimonio non più tanto
cospicuo dell’Arte, quanto quello ch’era stato a lui trasmesso
da Gaddo Gaddi suo padre, amico di Giotto.
1 GUASTI, Santa Maria del Fiore. Firenze, 1887.
SA