Full text: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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394, di tino, de’ quali come discepoli son nominati Angelo di Taddeo 
: Gaddi, Giovanni Auri e Vanne di Montepulciano.' Eppure 
: nè di Giovanni di Taddeo Gaddi, morto nel 1383,° nè de’ suoi 
colleghi,î nè de’ loro scolari si hanno opere certe. Di Gio- 
vanni da Milano, che ebbe tant’influsso sull’arte fiorentina, 
diremo nel prossimo capitolo. Tra i discepoli assegnati dal 
Fig. 663 -- Firenze, Santà Croce. VIII affresco della Leggenda della Croce. 
(Fotografia Alinari). 
poco grate ; : : 
EA Vasari ad Agnolo, veramente uno solo, Cennino di Drea 
iii Cennini di Val d’Elsa, fu sotto la sua disciplina dodici anni, 
; tra quante : . 7 - 
i come dice egli stesso nel 7Z7attato della Pittura; * ma pure 
di lui, partitosi da Firenze nel 1396, e recatosi a Padova 
ai servizî di Francesco da Carrara, non si hanno tracce sicure. 
Invece, d’un pittore in ritardo, Cenni di Francesco di ser 
Cenni di Firenze, imitatore di Agnolo, si ha una copia con 
120 Vaticano varianti degli affreschi descritti di Santa Croce nell’oratorio 
no ricordati - i 
da lilano I CROWE € CAVALCASELLE, op. cit., 11, pag. 102 e seg. 
pe 2 MILANESI, nelle Vite, vol. I, pag. 353 (Albero della famiglia Gaddi). 
Ott ma 3 SCHUBRING, nel suo Giottino {Jahrbuch der Kònig. preuss. Kunstsammiungen, 1900), 
x non distingue le notizie a lui dovute dalle altre che si riferiscono a Maso. 
eno nei libri 4 Cfr. l’edizione di GAETANO e CARLO MILANESI (Firenze, Le Monnier, 1859) e il 
s45 a (Giot fine studio critico sul Z7attato di PIETRO TOESCA.
	        
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