Full text: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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relazioni non sono tali e tante da affermare chè lé pitture 
sieno proprio sue, anche per la mancanza di opere primitive 
di questo maestro. È ci domandiamo se non si tratti di un 
suo precursore rimasto ignorato. 
Notevole nella grandiosità della disposizione delle scene, 
il pittore del cappellone lo è anche maggiormente nella sen- 
timentalità della espressione, come nella madre di San Ni- 
cola che a’ piedi del pulpito su cui predica l’Agoòstiniano 
poggia la guancia sulle mani sovrapposte; in alcuni ascol- 
tatori attentissimi del sermone che godono delle parole dette 
contro il mondo; nella resurrezione di una donna per miracolo 
del Santo. Ora non mancano a Fabriano affreschi che abbiano 
relazione con questi di Tolentino, principalmente quelli della 
chiesa di Sant’A gostino,' in antico detta Santa Maria Nuova. 
Ad Allegretto si attribuiscono purè alcuni affreschi in Santa 
Lucia, ora denominata San Domenico, dove in una volticella, 
poco studiata sin qui, sono figurate storie di San Nicola 
da Bari, di San Pietro Martire, di San Michele, di San- 
t’Orsola. In una Madonna tra due Sante, nella via di San Fi- 
lippo a Fabriano, in un’altra Madonna presso la Cassa di 
Risparmio, si ritrovano altri ricordi della maniera d’Alle- 
gretto. Ciò fa sospettare che gli affreschi del cappellone di 
S. Nicola sieno fabrianesi, e induce a non accoglier l’ipo- 
tesi che gli affreschi di Tolentino sieno di Giovanni Baronzio 
da Rimini, autore d’una tavola d’altare, nella Pinacoteca 
d’Urbino, con la data del 1344. Il pittore del cappellone di 
Tolentino, ammaestrato dagli esempî della prossima Assisi, 
è ben più forte de’ maestri riminesi che lavorarono in Santa 
Maria in Porto a Ravenna (fig. 684 e 685), ripetendo gli 
esemplari di Tolentino, con rosee tinte nei vuoti involucri 
! È sperabile che molti degli affreschi esistenti sieno liberati dallo scialbo che li 
ricopre, onde si possano trovare nuovi elementi per lo studio de’ precursori di Alle- 
gretto o della maniera primitiva di questo maestro. 
2 L’ipotesi è stata formulata da F. HERMANIN (Gli affreschi di G. Baronzio da Ri- 
mini e de’ suoi seguaci in Tolentino. Bullettino della Società filologica romana, n. VII, 
Roma, 1905) e del VitzrHUM (Ueber Giotto Schule in der Romagna. Bollettino della 
Kunstgeschichtliche Gesellschaft. Sitzungsbericht, III, 1905).
	        
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