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i Giotteschi, e fra i fogliami vi son tondi di sottili ornati geo-
metrici ricavati forse da ceramiche o da bronzi arabi, anche
da tarsie alla certosina, e medaglioni con figurine di Pro-
feti. V’è grande finezza così in questi ornati come nella deco-
razione, per esempio, dei troni della Madonna ove sono parti
delicatamente eseguite con bianco su bianco o sopra tinte
chiare. Nella parete di sinistra è da un lato lo Sposalizio di
Santa Caterina. La Vergine, seduta in trono, tiene in grembo
il Bambino vestito di lunga tunicella giallo-aurata, in atto
di porgere l’anello a Santa Caterina genuflessa dinnanzi a lui.
La Santa, nella maturità della sua bellezza, con il seno colmo
e con opulente spalle, ha le lunghe chiome di un lieve colore
paglierino; il viso, di profilo, è leggermente segnato di un
contorno rossastro, ma le guancie son modellate a finissime
sfumature candide e rosate, secondo una tecnica che così fine
non si ritrova quasi che in Masolino. La veste, tinta di riflessi
violacei e gialli quasi insensibili, è damascata a fiorami e a
globi d’ananasso di un modello che parrebbe già proprio al
xv secolo. Dalle spalle le scende una pelliccia bianca ove
sono sottilmente segnate tutte le code degli ermellini.
Il tipo della figura è lombardo. Il colorito del viso della
Vergine è più nutrito, quale si vede nella vicina scena:
“esa Sant Ambrogio seduto in cattedra col fagello, in atto di
atture delle scacciare gli Ariani. Nel riquadro della volta, ov’entro una
f ornati fo- mandola siede sui cerchi celesti Cristo fra i simboli degli
t USO: DressO Evangelisti, il colorito diventa anche più carico, acquista una
tinta di rosso mattone. Probabilmente l’affresco è d’altro pen-
ws n nello che la figura di Santa Caterina. Il simbolo di San
Matteo ha nella costruzione del viso qualche relazione con
ante ie l’arte di Giovanni da Milano.
ge Sulla parete destra, da un lato è la Vergine seduta su
gi i ricco trono gotico fiorito: ella ha sulle ginocchia il Bam-
nin bino tutto ignudo, morbido, grassoccio, che con un gesto
Movohimlo ff sicuro e vispo si volge verso il conte Porro (che il devoto sia
MG lo stesso personaggio rappresentato nell’oratorio di Lentate,