Full text: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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i Giotteschi, e fra i fogliami vi son tondi di sottili ornati geo- 
metrici ricavati forse da ceramiche o da bronzi arabi, anche 
da tarsie alla certosina, e medaglioni con figurine di Pro- 
feti. V’è grande finezza così in questi ornati come nella deco- 
razione, per esempio, dei troni della Madonna ove sono parti 
delicatamente eseguite con bianco su bianco o sopra tinte 
chiare. Nella parete di sinistra è da un lato lo Sposalizio di 
Santa Caterina. La Vergine, seduta in trono, tiene in grembo 
il Bambino vestito di lunga tunicella giallo-aurata, in atto 
di porgere l’anello a Santa Caterina genuflessa dinnanzi a lui. 
La Santa, nella maturità della sua bellezza, con il seno colmo 
e con opulente spalle, ha le lunghe chiome di un lieve colore 
paglierino; il viso, di profilo, è leggermente segnato di un 
contorno rossastro, ma le guancie son modellate a finissime 
sfumature candide e rosate, secondo una tecnica che così fine 
non si ritrova quasi che in Masolino. La veste, tinta di riflessi 
violacei e gialli quasi insensibili, è damascata a fiorami e a 
globi d’ananasso di un modello che parrebbe già proprio al 
xv secolo. Dalle spalle le scende una pelliccia bianca ove 
sono sottilmente segnate tutte le code degli ermellini. 
Il tipo della figura è lombardo. Il colorito del viso della 
Vergine è più nutrito, quale si vede nella vicina scena: 
“esa Sant Ambrogio seduto in cattedra col fagello, in atto di 
atture delle scacciare gli Ariani. Nel riquadro della volta, ov’entro una 
f ornati fo- mandola siede sui cerchi celesti Cristo fra i simboli degli 
t USO: DressO Evangelisti, il colorito diventa anche più carico, acquista una 
tinta di rosso mattone. Probabilmente l’affresco è d’altro pen- 
ws n nello che la figura di Santa Caterina. Il simbolo di San 
Matteo ha nella costruzione del viso qualche relazione con 
ante ie l’arte di Giovanni da Milano. 
ge Sulla parete destra, da un lato è la Vergine seduta su 
gi i ricco trono gotico fiorito: ella ha sulle ginocchia il Bam- 
nin bino tutto ignudo, morbido, grassoccio, che con un gesto 
Movohimlo ff sicuro e vispo si volge verso il conte Porro (che il devoto sia 
MG lo stesso personaggio rappresentato nell’oratorio di Lentate,
	        
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