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mente accurate. La cornice che chiude superiormente il
bassorilievo è a foglie, ovoli e dentelli eseguiti con diligenza,
e i candelabri laterali all’imagine sacra sono anche più atten-
tamente condotti, con la base triangolare retta da chi-
mere, con genietti reggenti i festoncini che si stendono dal-
l’una all’altra testa di montone messa agli angoli superiori
della base. Su questa si eleva una balaustra rivestita di
foglie, cinta di festoni, sulla quale un gran vaso ansato e
baccellato, e dalla bocca del vaso una specie d’imbuto pur
baccellato che porta un capitello. Anche di qua e di là delle
altre lastre * coi Dottori della Chiesa (figg. 752-753) sì ve-
dono candelabri, proprii dello scultore avvezzo a trattar
metalli, e dimostrante tale abitudine nel segnare la barba,
per esempio, del San Girolamo, come a lingue di fuoco, e
nel tracciarne i paludamenti come fossero contesti di paglia.
Le candelabre laterali ai Dottori, che ne separano le figure
diritte, sono differenti da quelle fiancheggianti il sarcofago
di Cristo: zampe leonine alate ai piedi (fig. 754), putti ignudi
musicanti nelle basi e teste umane con corna di montone,
sopra una balaustra, poi, una coppa dal cavo della quale
esce il piede ad ombrella d’un vaso ansato che regge un
capitello. In un’altra candelabra tra i Santi Agostino e Gi
rolamo il piede triangolare ha testine muliebri nell’angolo
superiore; su di esso una sorta balaustra, poi un’altra più
stretta a calice, poi vasi ansati, e nella bocca dell’ultimo un
capitello.
Dall’uno all’altro capitello delle candelabre ondeggia un
festone d’alloro a foglie tutte eguali. In tutti questi particolari
è la finezza dell’orafo, non più regolato nel costruire quella
to # CO strana sovrapposizione di balaustre e vasi, in quel giuoco
E 'Ameli d’equilibrio di tante cose l’una sull’altra, aventi al sommo
o i un capitello spuntato su dal collo d’un vaso. Non volendo
| fare astrazione dal pilastro divisorio delle figure, lo scultore
segua anole
se attori? 1 LISETTA CIACCIO, op. cit., peg. 433 e seg.