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e la decorazione di due cappellette, che si eressero alla im-
boccatura di Ponte Sant'Angelo a ricordo d’un triste av-
venimento dell’anno 1450, ne’ giorni del Giubileo, d’un tram-
busto causato da una mula presa da spavento in mezzo al
popolo affollato nel ritorno dall’aver veduto il Santo Sudario:
la mula e tre cavalli precipitarono nel Tevere, duecento
persone perirono. Il Pontefice, allargate le strade che condu-
cevano al ponte, fece costruire le due cappelle delle quali
non resta traccia. Da quel tempo Paolo Romano s’asconde
a noi, sino al 1458, anno in cui si trova con altri valenti
scultori a Napoli, intento ai lavori dell’Arco d’Alfonso d’Ara-
gona. Si è voluta riconoscere l’opera sua ora in questa, ora
in quella parte dell’Arco, non 1là dove chiaramente si di-
stingue la sua mano, la figura della Fortezza collocata nella
terza nicchia sulla seconda arcata (fig. 755), la VzHorta, sul
pennacchio, dello stesso Arco a sinistra, forsanco i due Fiumi
con cornucopia, nel timpano. Tra tutte le sculture sono le
più classicheggianti, più romane, tali da parere, specialmente
la Fortezza, proprie d’uno scultore di sarcofagi dei bassi tempi.
Biagi Tornato a Roma, nel 1460 attese alla gradinata della
ope basilica Vaticana, e nel 1461 fece ai piedi di essa le due
stà citate statue gigantesche dei Santi Pietro e Paolo, che rimasero a
“'i00. Primo quel posto sino ai tempi moderni, e ora sono all’ingresso
e" ama firm della sagrestia di San Pietro. Compiuta nel dicembre 1461, e
; posta sulla base la statua di San Pietro (fig. 756), cominciarono
i preparativi per l’altra statua, finita nel marzo 1462 (fig. 757).
e = Per due statue così colossali il tempo impiegato fu tanto
no cea AL breve da far pensare che Paolo Romano ricorresse a molti
otruzione aiuti; e di tale ricorso si hanno tracce nei due colossi im-
Ra provvisati o quasi. Nella prima, il Santo è fasciato dalle
ng ie ee vesti, e il panneggio è a pieghe fitte, minute, appiattite: le
i np o. mani e i piedi dalle grosse nocche hanno segni d’increspa-
GUI sob: LISETTI tura della pelle. Nell’espressione della testa volta verso
n L'Arte, 1907 l’alto si nota la fratellanza col San Paolo, nel manto ad
ini peg addentramenti profondi e solchi, quali abbiamo veduto nella
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