servivano a molti vari e graziosi ornamenti ». ® Resti di
un’opera di oreficeria di Lorenzo Ghiberti possono verosi.
milmente riconoscersi in due statuette (fig. 94-95) nel Museo
di Città di Castello, parti d’un reliquiario d’argento che, a
quanto sembra, fu compiuto nel 1420.” Non così può vedersi
l’arte del maestro nella statuetta in bronzo di una cariatide,
dalle forme poco agili, nel Kaiser Friedrich Museum a Ber-
lino, e le altre attribuitegli nell’Ashmolean Museum di Ox-
ford.
Raccolse cose antiche, e tra le altre un classico basso-
rilievo rappresentante un triclinio, detto «il letto di Poli-
cleto »; + e ammirò particolarmente l’ Ermafrodito scopertosi
a Roma presso San Celso, un frammento di statua che era
a Padova conservata dal figlio di Lombardo della Seta, il
calcedonio inciso con il rapimento del Palladium nella rac-
colta del fiorentino Niccolò Niccoli. ° Scrisse i Commentari,
raccogliendovi note da Plinio e da Vitruvio, abbozzando
l'autobiografia e le vite di artisti fiorentini e senesi, del ro-
mano Pietro Cavallini e di uno scultore straniero da noi sup-
posto Claes Sluter.
Tra i seguaci va noverato primo il figlio suo, Vittorio,
nato nel 1419, morto nel 1496. Egli è ricordato per due reli-
quiarî eseguiti l’uno nel 1456 per contenere reliquie portate
da Costantinopoli a Firenze, l’altro nel 1476 per Santa Maria
del Fiore; 7 ma d’entrambi non si ha più traccia. Si ammi-
rano di lui gli ornati in bronzo che inquadrano la porta di
Andrea da Pontedera nel Battistero fiorentino. Nell’eseguirli,
1 VasarI, Vite, II, pag. 236.
2 Cfr. MAGHERINI-GRAZIANI, L’arte a Città di Castello, Città di Castello, Lapi, 1897 —
Lo SCcHMARsSOW (Festschrift su Ehren des kunsthistorischen Instituts in Florenz, Leipzig,
1897) nelle due statue dei Santi Giovanni Battista e Francesco riconosce l’arte giovanile
di Luca della Robbia.
3 BonE, Die italienischen Bronzenstatuetten der Renaissance, Lieferung I., Berlin,
1907, tav. 1-2;
4 Cir. JULIUS v. SCHLOSSER, op. cit.
5 MUNTZ, Les collections d’antiquités de Laurent le Magnifigne (Revue archéolo-
gique, 1879, pag. 247); MOLINIER, Les plaquettes. Catalogue raisonné, Paris, 1886, pag. 16.
6 Cfr. pag. 13 antecedente.
7 MILANESI, nota al VASARI, II, pag. 244.