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l’angelo e dell’Annunciata. Ritroviamo insomma qui una
porta veneziana in una riduzione toscana, certo non omo-
genea. Nei pilastrini sono rappresentati gli Apostoli a basso-
rilievo; nella lunetta sulla inquadratura della porta, è la Ver-
gine tra San Niccola da Tolentino e un Santo Vescovo; sulla
lunetta, San Giorgio che uccide il mostro. Tra queste figure
il divin Bambino nelle braccia della Vergine ha forme simili
al fanciullo del Giudizio di Salomone, e l Annunciata ha molta
corrispondenza con la madre (ultima a destra in quel rilievo)
che attende il giudizio del re sapiente.
Dopo quell’opera, silenzio intorno all’artista, fino al 1451,
nel quale anno si parla d’una figura di marmo da lui abboz-
zata a Carrara. * E qui di nuovo profondo silenzio.
Due altri maestri toscani, Piero di Niccolò, figlio del Lam-
berti, e Giovanni di Martino da Fiesole, lavorarono a Venezia.
Il primo, nato verso il 1393 e inscritto a Firenze nella ma-
tricola de’ maestri di pietra il 2 maggio 1415, * scultore d’un
cassone di marmo per la tomba di Onofrio Strozzi (7 1418) in
Santa Trinita,? segna col proprio nome e con quello del com-
pagno nel 1423 il monumento di Tommaso Mocenigo nella
chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, eseguito secondo la forma
in uso a Venezia (fig. 125): l’altare sopra la tomba, la quale
consiste in un sarcofago retto da mensole, con la figura del
defunto distesa sopra di esso e coperta da un alto baldac-
chino. Si può distinguere la mano dei due artisti che coo-
perarono nell’esecuzione del sepolcro: l’uno, più prossimo
I MILANESI, note cit., II, pag. 404.
2 Quellen-Angaben in SEMPER, Op. cit., pag. 257. — C. DE FABRICZY, in Archivio
storico italiano, 1902.
3 GIOVANNI PocG1, La cappella e la tomba di Onofrio Strozzi nella chiesa di Santa Tri-
anita (1419-1423). La notizia sul cassone di marmo fatto da mastro Piero di Niccolò fu
tratta dal Milanesi e riportata da C. v. FArrICZY nell’A7ch. storico italiano, 1902, pag. 324.
Il PoGGI fa merito a Piero di Niccolò dell’introduzione in Firenze di quel tipo di tomba
copiato dall’antico.