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tracciano le tirature diverse, per risalire di grado in grado
alle prime prove. Da uno stesso modello si ricavavano stucchi
di varie dimensioni: uno, ad esempio, che dall’Arcispedale di
Santa Maria Nuova passò al Museo Nazionale di Firenze, *
derivò da altro maggiore, del quale esiste una prova a Baiso
in quel di Reggio Emilia. * Con quelle terrecotte e quegli
stucchi dipinti e dorati l’arte fiorentina, divenuta popolare,
si divulgò, rallegrando le vie toscane dai tabernacoli delle
case della città e della campagna.
1 Un’altra prova vedesi nel Kaiser Friedrich’s Museum, con la scritta: Florentinisch
um 1425. Su questa ed altre prove in terracotta e in istucco cfr. BoDE u. VON TSCHUDI,
Beschreibung der Bildwerke der christlichen Epoche, Berlin, Spemann, 1888; BonpE, Die
Aorentiner Thonbilder in den ersten Jahrezehnten des Quattrocento (Jahrb. d. K. preuss.
Kunstsamm!. 1885).
2 All’esterno della casa di Scaluccia.
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