Full text: La scultura del Quattrocento (6)

I Nel 1412, aì 12 di agosto, furono sborsati a Donatello 
128 fiorini per la figura del profeta /osua posta sopra il 
Duomo. * Probabilmente essa è da identificarsi con quella del 
cosiddetto Poggio (fig. 136), * ora nell’interno di Santa Maria 
del Fiore: ancora i drappeggiamenti sono regolari e incurvati, 
le pieghe della tunica sono ottenute con lunghi solchi, e così 
quelle del manto cadendo dalla spalla al braccio destro; la sim- 
metria è cercata in quella specie di bisacce che i drappi for- 
mano ai fianchi della figura, e nelle due curve che si disegnano 
sotto quelle sino al plinto, come di collo d’un enorme vaso. 
Il vecchio dalla testa caratteristica e forte par che socchiuda 
gli occhi, mentre le mani tengono senza energia il rotulo. 
ji: Nel 1415, il 5 dicembre, a Donatello furono allogate 
a Stat» delle statue per il campanile’? e, nel medesimo anno, a 
$s0 lui e a Filippo Brunellesco, fu pagato il prezzo d’una figura 
sn di marmo coperta di piombo dorato, pesta sopra uno degli 
nope sproni di Santa Maria del Fiore. * Nel 1416 la Signoria, con 
rino ano. deliberazione del 2 di luglio, ordinò agli Operai del Duomo 
ture de di mandare al Palazzo Pubblico la statua di Davide esistente 
tribpita nell’Opera del Duomo; ° e intanto Donatello superava quella 
ini Canel statua col San Giorgio, scolpito in quell’anno per l’Arte dei 
1 a Fiocie" corazzai e posto in una nicchia d’Orsanmichele (fig. 137). 
par cavata 1 SEMPER, Regesten Donatello’s in op. cit., pag. 275. 
aaa 2 Sarebbe questa !a statua che il VASARI vide « in Santa Maria del Fiore, in sul 
l luttie cantone, per la faccia che rivolta per andare nella via del Cocomero, un vecchio fra due 
ian colonne, più simile alla maniera antica che altra cosa che di Donato si possa vedere, 
conoscendosi nella testa di quello i pensieri che arrecano gli anni a coloro che sono 
mo consumati dal tempo e dalla fatica» (II, ed cit., pag. 401). Il MILANESI lascia senza com- 
MERA mento queste parole. Il SEMPER, op. cit., crede la statua, supposta di Pozgio Bracciolini, 
Dad eseguita dal 1456 al 1459. Il REYMOND, op cit., rinuncia a crederla di Poggio B., osser- 
vando come lo stile induca a classificarla anteriormente al 1430. Il MEYER, Donatello 
(Kiimstler-Monographien, LXKV, 19093, pag. 25 e 31) si attiene al SEMPER, considerando 
ygazione l’affinità della statua con l’Abacauc al quale assegna la data del 1436. Nel BURCKHARDT- 
ernacolo BODE-vON FABRICZY, Der Cicerone cit., parte II, pag. 417, è detto invece: « appena può 
essere il /osua compiuto nel 1412, in parte della mano di un terzo (oltre Donatello e 
na si suppone Nanni di Bartolo) piccolo artista». Lo SCHUBRING, op, cit., pag. Xx, la ritiene compiuta 
fsso tra nel 1420 e prossima all’Abacuc. 
I {rte de 3 MILANESI, Note al VASARI, ed. cit., pag. 402. Il documento dell’allogazione non è 
| satin nel SEMPER. 
ssa DI 4 GUASTI, Santa Maria del Fiore, op. cit., pag. 316. 
5 SEMPER, op. cit., documento 1416, 6 luglio e 20 agosto. 
. 6 MILANESI, Note al VASARI, II, pag. 404. La statua, ora nel Museo Nazionale di 
Firenze, vedesi in copia bronzea a Orsanmichele.
	        
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