Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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oi ogni altra, ma alquanto grossamente, potrebbe essere l’ultima 
Nic opera affidata a Nanni di Bartolo e condotta da Bernardo Ciuf- 
43 rel fagni per il campanile. ’ Altre due mezze figure di Profeti 
fece per la porta della Mandorla, di qua e di là dai pilastrini 
i che fiancheggiano il frontone; ° ma tolta l’infossatura dona- 
- telliana degli occhi, il resto, specie le mani grossamente inta- 
- gliate, lascia intravedere la fattura d’uno de’ suoi cooperatori. 
Signo Insieme con le statue del campanile va classificata quella del 
LS Battista eseguita per casa Martelli (fig. 140). Non il preteso 
a Precursore in atto di svolgere un rotulo con aria d’imperio, 
N ma il predicatore del deserto, non più rispondente al tipo tra- 
Rie dizionale di anacoreta: è un giovinetto magro, allampanato, 
e con gli occhi smarriti, con la bocca gentile semiaperta come 
i; per lamento. Pare che un torpore invada le membra tenerelle, 
affralite dai digiuni, Il Battista tiene il braccio destro disteso 
PSI lungo un fianco e la mano sinistra ripiegata a mezzo il corpo, 
ME secondo la disposizione di altre tra le prime statue di Dona- 
IR tello; ma la destra non fa sforzo alcuno, e solo l’indice si di- 
HIOSa, Com stacca alquanto dal medio per lasciar posto alla canna della 
I staipe croce; la sinistra chiude impacciata un rotulo. Par che tremi 
za LO SNA I Sulle date de’ Profeti del campanile è gran discordia tra gli studiosi, causata 
mato più Se anche dalle incomplete pubblicazioni de’ documenti dell’archivio dell’ Opera del Duomo 
i i di Firenze, per parte del MILANESI, SEMPER, CAVALLUCCI e GUASTI. Riassumiamo i 
sua. LETTO documenti qua e là citati. Il 5 dicembre 1415 furono allogate a Donatello due figure 
eten ROL di Profeti per il campanile: probabilmente l’una fu finita il 1418, l’altra il 1420. Nel 1415 
’ : fu affidata a Bernardo Ciuffagni l’esecuzione del /Josaua, che poi fu dato a finire a Nanni 
ft d pissha di Bartolo e a Donatello, e da Nanni di Bartolo fu condotta a compimento nel 1421. Il 
uo 10 dicembre 1420 Giovanni di Bartolo aveva già eseguita parte d’ un’altra figura per il 
pi, NESS campanile; e nel 1422 lavorava intorno all’Abdia (detto Ela ne’ documenti). Quattro delle 
Ma E statue eseguite furono poste in opera in quell’anno. Nel 1421: Donatello e Niccolò condus- 
e i sero il gruppo d’Abramo e Isacco, compiuto nell’anno medesimo. Nel 1422 fu allogata 
impegno dl un’altra figura a Nanni di Bartolo, nel 1423 un’altra a Donatello ; ma la prima fu poi 
data a continuare a Bernardo Ciuffagni, la seconda era già condotta a buon punto in 
quell’anno, e fu posta tardi nel campanile, solo nel 1435, « prout alias fuit designatum ». 
I del Si credette che questa notizia si riferisse ad una nuova statua eseguita da Donatello, 
mentre par chiaro che soltanto si mise in opera l’ultima sua statua fatta pel campanile. 
Come nel 1422 si misero al posto statue da parecchi anni eseguite, così nel 1435 si tolse 
questa dai magazzini dell’Opera. Ci sembra risuitare chiaro dai documenti incompleta» 
mente pubblicati e male interpretati sin qui che nel 1418-1423 le otto statue furono 
scolpite per le otto nicchie. Non v è quindi tra l’una e l’altra la distanza di tempo che 
gli storici di Donatello si studiano di frapporre. 
2 SEMPER, Regesten Donatello’s in op. cit., pag. 279.
	        
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