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i di là dalle immagini di Madonne, a Ferrara nel palazzo di
Schifanoia lungo il fregio nobilissimo di Domenico di Paris,
a Cremona in un bassorilievo del Museo Ala-Ponzoni (n. 31),
e perfino a Sebenico, nel Duomo, e a Ragusa in piccole figure
all’impostarsi dell’arcata nella porta del Palazzo rettorale.
Padova si parò alla donatelliana. Anche l’architettura dei
palazzi si rinnovò secondo gli esempî dati da Donatello col
disegno della facciata della casa al Ponte delle Torricelle.
Si vede nella via Altinate, già San Bartolomeo, ripetersi la
superba quadrifora di quella facciata coi grandi vasi ansati
e il collo strigilato posti alla congiunzione degli archi. Può
pine dirsi che Padova, l’antica cittadella dell’Umanesimo, siasi rac-
mmento di colta intorno al sommo maestro fiorentino: lo Squarcione lo
“(e a rap assistè nell’opera dell’altare, Niccolò Pizzolo s’ascrisse tra i
"Culeo sta suoi discepoli, il sovrano Mantegna da lui trasse esempio
Spazio cir e ispirazioni.
Compiuto il lavoro dell’altare che fu inaugurato nel giugno
Matteo Car- del 1450, Donatello fu a Ferrara, a Mantova, a Modena.
ano fede i Abbandonò Ferrara senza accordarsi col vescovo che divi-
ino e tanto sava affidargli l’esecuzione delle statue che Niccolò Baron-
iano, il suo celli e Domenico di Paris eseguirono poi per il Duomo;
Carmero lasciò Mantova tra il ‘50 e ’51, dopo aver lavorato in creta,
i. ner accor in tufo, in cera, e il modello dell’arca destinata a raccogliere
di spirito; la salma di Sant’Alselmo, patrono della città, ma invano Lu-
«siamo 1° dovico Gonzaga si provò a indurlo a farvi ritorno; * a Modena
Sepg si presentò ai Savî del Comune il 10 marzo 1451, e il cancel-
Vene liere notò che Magister Donatellus de florentia taiapreta sì
offriva di dare entro un anno la statua di Borso d’Este, in
bronzo, dorata a mordente, grande per modo che all'occhio
i dello spettatore avesse ad apparire al naturale, e conforme
nell’abbigliamento e nell’atto ai desiderî del Signore di Mo-
i 1 N. CITTADELLA, Notizie cit.
- 2 BRAGHIROLLI in Giornale d’erudizione artistica, 1863; G. B. INTRA in Archivio sto-
PR rico lombardo, XII, pag. 666; COrRNELIO DE FABRICZY, Nuovi appunti per la biografia
Ì di Donatello (Arte e Storia, VIII, n. 30, 1889). Quest’ultimo scritto è riprodotto in Re-
LI pertorium fiir Kunstwissenschaft, 1889, pag. 212.