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fulgida, purificata dalla grazia, redenta dall’amore; ma una
MODA di vecchia secca, incartapecorita, con occhi incavati, sdentata,
Nast coi capelli cadenti come peli di capra sul corpo disfatto
dle ei dalla fame e dagli stenti. Solo le mani che s’accostano per
he ave. pregare fermano in noi il senso di repulsione e destano
ò il Pra, quello della pietà: quella donna ha sofferto, ha vissuto in
na una spelonca, sotto il sole ardente nel deserto, sotto i fla-
pie gelli dei venti e delle intemperie; quello scheletro impau-
goa risce, ma gli occht suoi in cerca di luce e di pace, le mani
a che si giungono divotamente, staccano la romita dalla megera,
ne la penitente dalla strega. È il dramma della peccatrice, col
O i - carattere più proprio a uno stato dello spirito umano: la fem-
a - mina già bella e ridente, divenuta per vecchiaia e per patimenti
- orrenda, invoca la vita eterna. Tutto è consumato in quel
o O corpo, gli occhi non hanno più lagrime; ma la selvaggia
| con le mani tremanti cerca il suo Dio. Nella potente statua
Donatello non protestò, come taluno disse, contro gl’insegna-
menti dell’antichità, fu semplicemente moderno. L’antico
poteva dargli talvolta qualche esteriorità, non occultare mai
l’anima piena di fremiti e di slanci; gli offrì la cornice per
inscrivervi le sue libere figure grondanti +di lagrime. e di
- sangue, non lo distrasse dall’espressione schietta del senti-
mento cristiano.
mei Nel 1457, a settant’anni almeno, si recò a Siena, dove
anaer cominciò, non compì, le porte del Battistero, e tornò a Firenze,
mandando poi a quella città un San Giovanni Battista in
let bat bronzo, * figura quasi di satiro uscito sofferente dalla foresta;
Mo, DEL eppure, nell’indicare il segno delia redenzione nella croce,
- il selvaggio s’illumina e, munito di quel segno, diviene, come
fia Dir un nume agreste solenne.
' Tornato a Firenze nel 1461, Donatello ordinò i pergami
pessione de per Cosimo de’ Medici in San Lorenzo,” ultima testimonianza
i ! MILANESI, Documenti cit.; SCHUBRING, Urbano da Cortona, Strassburg, 1906.
attività - ? MAx SEMRAU, Donatellos Kanzeln in San Lorenzo (nelle Italienische Forschungen
dt zur Kuntsgeschichte herausgegeben von AUGUST ScHMARsSOW, Il Band, Breslau, 1891).
L’A. attribuisce al Bellano alcuni riltevi del pergamo, pur riconoscendoli ideati da Do-
FA