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con Antonio di Simone fiorentino a scalpellare i capitelli e
- le basi del portico del palazzo Bolognini, oggi Isolani, sulla
i, li piazza di Santo Stefano; più tardi, lavorò nella reggia di
a Sante Bentivoglio, che andò distrutta quando, ai primi del
ip Cinquecento, il popolo bolognese mise a fuoco quel <covo
i: del nibbio»; e infine nel portico e nella porta della chiesa
tl) di San Pietro, allora cattedrale di Bologna (1467), e fornì
Vi nello stesso anno i marmi per la cappella Ludovisi in San Do-
WI menico nella città medesima. Demolito quel portico nel 1743,
LI per volere di Bendetto XIV, rifatta quella cappella nel 1727,
it poco resta dell’umile scultore, morto, secondo il Milanesi,
I nel 1470. *
WI} Nè oggi si può particolarmente apprezzare Tommaso di
‘il Bartolomeo, detto Masaccio, che fu pure al soldo or di questo,
or di quell’artista. Nato nel 1406 in Capannole, piccolo ca-
stello di Valdambra, s’incontra tra i collaboratori di Dona-
tello e Michelozzo nel pergamo di Prato, intento poi (1447)
a far bronzi, candelieri, porte e grate per la cappella del-
l’Annunziata costruita da Piero de’ Medici; a scolpire l’or-
namento della porta di San Domenico in Urbino, dentro
l’arco della quale Luca della Robbia collocò mezze figure
di terracotta invetriata (1449); a fondere una porticella di
ottone per una cappella in San Francesco di Rimini, allo-
gatagli, a nome di Sigismondo Pandolfo Malatesta, da Matteo
de’ Pasti da Verona, compagno del detto signore (1452); a
disegnare il fregio e altre decorazioni nel cortile del palazzo
de’ Medici, ora de’ Riccardi, a Firenze (1452). Di molti di
questi lavori il maestro d’intaglio e getti dà notizie in un
libro di ricordi, ° e d’altri ancora: cerbottane per Astorre
Manfredi e per Federico da Montefeltro, bombarde per la
repubblica di Firenze, un’arme di pietra per il sepolcro di
1 Tutte le notizie a lui relative sono diligentemente raccolte da CORNEL VON FABRICZY,
Pagno di Lapo Portigiani (Jahrbuch der kònigl. preussisch. Kunstsammlungen, XXXIV, 1903).
2 CHARLES VRIARTE, Livre de souvenirs de Maso di Bartolommeo dit Masaccio. Ma-
nuscrits conservés à la Bibliothèque de Prato et à la Magliabecchiana de Florence. Paris.
Rothschild, 13894.