Full text: La scultura del Quattrocento (6)

FAO 
ornamenti scolpiti e di grandi candelabri. Fece difatti Nic- 
colò fiorentino lungo i pilastri grandi candeliere fiammanti, 
formate di vasi col collo strigilato, corrispondenti a quelli 
del monumento Sobota; ne’ peducci dell’arco altri vasi dal 
collo a squame ed altri ornamenti; di qua e di là dall’arco, 
l'Arcangelo e l'Annunziata. Le pesanti cornici alla classica 
corrispondono pure al monumento Sobota; e le statue della 
Annunciazione all’impostarsi dell’arco appartengono pure a 
Niccolò fiorentino. Si obbligavano poi i due maestri di formare 
la cappella di certa grandezza, a vòlta, e nel mezzo di essa 
Dio Padre con quattro serafini; e di fatti nella vòlta è l’Eterno, 
e, nelle formelle rettangolari di essa, vedonsi teste alate di 
cherubi. Nella cappella dovevano porsi pietre quadrate bianche 
e rosse delle cave di Voluje per lastricato, due gradini, e 
su questi l’altare con. due angeli nel paliotto a mezzo ri- 
lievo, e quattro angioli portanti il sarcofago di San Giovanni 
di Traù, adorno di quattro scene della vita del Santo. Oggi 
non si trovan corrispondenze a questi obblighi, essendosi 
conservato il sarcofago più antico di maniera veneziana e 
rifatto tutto il resto nel Seicento. Solo la statua del Beato, 
distesa sul sarcofago, appartiene al tempo della costruzione 
della cappella. Intorno ad essa, nello zoccolo, dovevansi far 
correre due cornici scolpite a mo’ di quelle del Battistero di 
Traù, ma meno sporgenti; tra queste, innalzare venti pila- 
strini; negli spazî intermedi, scolpire porticelle dietro alle 
quali « statue di putti nudi ». E così fu. Sullo zoccolo tra co- 
lonne e pilastri dovevansi affondare nicchioni per collocarvi le 
statue dei « dodici apostoli e quattro altri santi e la statua del 
Salvatore con due angeli » ; ma il numero delle nicchie fu poi 
ridotto, anche per la necessità di aprire grandi finestre in 
quattro spazî dove quattro nicchie si sarebbero affondate. Tra 
nicchia e nicchia, sull’abaco dei capitelli delle colonne o dei 
pilastri che le dividevano, si dovevan porre genietti; sulle 
nicchie e sui genietti si sarebbe tracciata una cornice lungo le 
pareti di tutta la cappella; sulla cornice, si sarebbero innalzati
	        
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