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dovane. A Santa Giustina, nella porta che mette al cosidetto
pozzo, sono ornati di un donatelliano; ai Servi, una Madonna
attribuita a Donatello, ma a lui posteriore; stucchi e plac-
chette in bronzo donatelliane si disseminarono da Padova
per ogni dove.
Venezia accolse Donatello stesso e Giovanni da Pisa; nia
tranne il San Giovanni Battista in legno, già descritto,
eseguito in comune dai due, nessuna lor traccia rimane
nella città della Laguna. Si è indicata come di Giovanni una
Madonna donatelliana in terracotta (fig. 305), nella chiesa di
Santa Maria Mater Domini, dove fu portata più di mezzo
secolo fa dall’antico palazzo Giovanelli: * è troppo grandiosa
per Giovanni da Pisa, della stessa mano dell’altra grande
Madonna in stucco attribuita a Donatello nel Kaiser Frie-
drich’s Museum. L’identica testa del divin Bambino nel
gruppo in Venezia e di un angiolo nel fondo di quello in
Berlino; l’identica mossa del braccio sinistro del Fanciullo
nei due gruppi ci persuade che entrambe le opere appar-
tengono a un seguace di Donatello, sin qui indeterminato,
che lasciò le sue nobili produzioni a Venezia.
Un’altra scultura a Venezia, tra quelle più direttamente ese-
guite sotto l’influsso donatelliano, è una gran lastra marmorea
nella facciata di San Zaccaria (fig. 306), la quale in tutta l’ala
destra è parata alla toscana. Essa forma una gran cartella ret-
tangolare con quattro putti reggifestoni agli angoli, divisa nel
mezzo in due parti quadrate, con medaglioni in ogni parte
circondati d’alloro, contenenti due profeti scontorti entro con-
chiglie. Questa lastra, malamente copiata a sinistra della
porta stessa di San Zaccaria, richiama, per gli angioli che
l’adornano, quelli ne’ due altari nella crociera della Basilica
di San Marco, altari donatelliani nella decorazione, non nelle
statue di San Paolo e di San Giacomo, posteriori al resto, 2
1 GIULIO Canoe, Una Madonna nodo della scuola di Donatello in Venezia (Nozze
Corniani-Colombo, Milano, 1898). — CORNEL VON FABRICZY, in Repertorium fiir Kunst-
wissenschaft, 1901. — BURCKHARDT-BODE-FABRICZY, Der Cicerone, ed. cit.
2 I] CATTANEO (La Basilica di San Marco) produsse un documento (n. 877) che fa-