Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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Le gambe puntate dei putti del rilievo cremonese fanno 
pensare ad altre di fanciulli nel fregio donatelliano in ter- 
racotta del palazzo ora de’ Brenzoni, a Mantova. In questa 
città, nel San Sebastiano, un tardo seguace di Donatello 
rappresentò genietti portanti ghirlande con entro imprese 
e stemmi gonzagheschi (es. fig. 311); a Revere, in quel di 
Mantova, un altro più antico adornò un palazzo dei Gonzaga 
(fig. 312); a Porto Mantovano, un terzo, educatosi a Padova, 
eseguì un bassorilievo con particolari finezze, ora nell’Acca- 
demia Virgiliana (fig. 313). 
A. Ferrara si hanno pure tracce dell’influsso di Donatello 
in Domenico di Paris, padovano, aiuto a Niccolò Baroncelli. 
Nell’anticamera del salone dipinto di Schifanoia Vv’ è un gran 
fregio eseguito da quell’artista con le figure delle Virtù, le 
cui vesti, nel cadere dalle spalle in giù abbondantissime, si 
trinciano e si approfondano in mille modi; con puttini mu- 
sicanti dalla testa tonda e piccoletta, che imitano quelli del- 
l’altare del Santo; con due geni reggenti il clipeo e l’orna- 
mento di conchiglie e cornucopie. Le figure di Virtù hanno 
permesso di determinare come opera di Domenico di Paris un 
rilievo di terracotta policroma esistente nel Museo di Berlino, 
rappresentante la Vergine che adora il Bambino* (fig. 314), 
e uno stucco della Raccolta del Duca Massari, proveniente da 
Ducentola, presso Ferrara (fig. 315). Negli angioli musicanti 
di quell’opericciuola si rivedono gl’ingenui genietti che nel 
palazzo di Schifanoia suonano a festa con le tube adorne di 
pennoni; e nella Vergine si riconosce una delle donne alle- 
goriche che adornano il ricchissimo fregio. 
Domenico di Paris, come dicemmo, cooperò con Niccolò 
Baroncelli nella statua equestre di Niccolò III, e tanto da 
far designare lui pure col soprannome di Domenico « del 
I GUSTAVO FRIZZONI (Di alcune insigni opere di scultura del XV e del XVI secolo 
esistenti a Mantova, in Giornale d’erudizione artistica, Perugia, 1878) ascrisse erronea- 
mente i bassorilievi della chiesa di San Sebastiano a Donatello stesso. 
2 BoODE, /talienische Bildhauer der Renaissance (Berlin, 1887). 
3 A. VENTURI, Una scultura di Domenico di Paris padovano (L’Arte, VII, fasc. ILI-V). 
TC
	        
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