ii 515 —
presso il Foulc a Parigi (fig. 342); il gruppo. di Ercole che
squarcia il leone, presso il Salting di Londra. *
Tornato a Firenze, Bertoldo riprese la sua intimità con Lo-
renzo de’ Medici, che accompagnò nel 1485 ai bagni, - e per
lui fece cose parecchie, fra le altre quel Zrionfo di Bacco, che
mostra nel carro del trionfatore le imprese Medicee (fig. 343
e 344). Non hanno quei piccoli baccanti l’impeto donatelliano,
ma sono pieni di festività, quale si vede nel bassorilievo della
Vergine col Bambino, attorniata da angioletti che, fratelli di
quei fanciulli del corteo bacchico, suonano, cantano e saltano
fio. 34=). Fece anche il grande bassorilievo in bronzo, ora nel
9
Museo Nazionale, ricordato dal Vasari, nella vita di Dona-
tello, così: « l’imitò assai, come si può vedere in una bat
taglia in bronzo d’uomini a cavallo molto bella, la quale è
oggi in guardaroba del signor duca Cosimo». Nel :485 scolpì
anche due putti di legno che furono posti nell’organo di
Santa Maria del Fiore, a capo la porta della Sagrestia Nuova.*
Da’ suoi bronzi si ricavarono stucchi: uno, a Firenze presso il
Bardini, è tratto da un medaglione in bronzo che il Bode attri-
buisce al maestro, e che rappresenta Venere e Amore presso
Vulcano. Forse è di Bertoldo stesso uno sfucco del Kaiser
Friedrich-Museum (fig. 346). Negli ultimi anni fu capo di quella
specie d’accademia O scuola d’arti che il magnifico Lorenzo
! Tutti riprodotti dal BODE, Die italienisch. Bronzestatuetten cit., tav. IX-XIV. Lo
stesso autore riproduce nei Florentiner Bildhauer cit., pag. 292, una statuetta di San Gi-
rolamo del Museo di Berlino, come opera di Bertoldo. Il MOLINIER, Les Plaquettes cit.,
I, pag. 58 e seg., attribuisce a Bertoldo una Deposizione, bronzo del Museo nel Palazzo
Ducale a Venezia, un San Sebastiano e un San Giovanni Battista della Collezione Dreyfus.
— Hugo v. TscHupI, in Allgemeines Kiimstler-Lexikon, 111, Leipzig, 1885, pag. 720, crede
questi due ultimi bronzi e un altro della medesima Raccolta, San Girolamo che prega
davanti il Crocefisso, lavori di un seguace padovano di Donatello. Anche EUGÈNE PIOT,
La sculpture au Trocadéro (Gazette des Beaux-Arts, 1878, pag. 588) citò il bassorilievo
di San Girolamo nel deserto della Collezione Dreyfus, come di Bertoldo. Notiamo infine
due grandi rilievi in bronzo che possono piuttosto attribuirsi a Bertoldo: il primo rap-
presentante l’Educazione di Amore, che si conserva in un esemplare nel Victoria and
Albert Museum e in un altro nel Museo del Palazzo Ducale a Venezia; il secondo con
una rappresentazione mitologica ricavata dal ciclo di Venere, esistente nel Museo di
Berlino (429-A).
2 REUMONT, Lorenzo de’ Medici, 11, pag. 468.
3 VASARI, ed. cit, Il, pag. 423.
4 MILANESI, note al VASARI, ed. cit., 11, 423; N: 1