Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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selo Michele per la chiesa omonima di Faenza, ora nella 
collezione Vieweg a Brunswich (1475), la Madonna adorante 
il Bambino ed altri lavori nella Verna (1479), la lunetta della 
Cattedrale di Prato (1489), la lunetta del Museo dell’Opera 
di Santa Maria del Fiore (1489), la lunetta e i ritratti della 
loggia di San Paolo (1490-1495), la lunetta delle tre porte di 
Santa Maria della Quercia, presso Viterbo (1507). * 
Oltre queste opere, quante altre di Andrea popolarono la 
Toscana! Ora sembra avvicinarsi al Ghirlandaio, ora a Lorenzo 
di Credi. A quest’artista, suo compagno Piagnone, s’appros- 
sima la Madonna del Victoria and Albert Museum (fig. 390), 
che curva il capo sonnolento sul Bambino il quale fa una 
smorfietta. Questi, come nella terracotta del Museo Nazionale, 
siede sopra un cuscino, messo là per render più nobile e 
sacra l’immagine. Maria stende l’indice della sinistra al collo 
del Bambino, come per fargli il solletico, così che per difesa 
egli le prende la mano nelle sue; ma non sorride la Madre, 
accarezza come senza saperlo, mentre figge lontano il pen- 
siero. Siamo ben lontani dalle festose e nobilissime Madonne 
di Luca! Perfino la Madonna adorante della chiesa della 
Verna (fig. 391) mostra il Bambino volgersi a destra, non 
intento all’adorazione, e troppi angeli a mezza figura intorno 
a Dio Padre, scendenti ad ammirare la creatura divina, e 
che tolgono tuttavia la pace, il silenzio solenne delle sacre 
scene di Luca della Robbia. -Ad ogni modo, benchè tanto 
complicato, Andrea qui è vicino allo zio più che in altre 
sue opere. Quella Madonna adorante dell’altare della chiesa 
madre della Verna fu ridotta ai minimi termini in un tondo 
esistente in una Collezione privata (fig. 392); il Bambino che 
1 Quest’elenco di opere datate di Andrea si chiude (V. CRUTTWELL, op. cit., pag. 151) 
col busto dell’Almadiano, nel Museo Civico di Viterbo, recante la data 1510, suggerita da 
un documento che riteniamo inventato da Ettore Gentili, il quale lo pubblicò nell’Arch. 
Storico dell’ Arte, 1889, pag. 411 e seg. Noi chiudiamo invece l’elenco con la data del 
pagamento fatto ad Andrea della Robbia per le sopraporte di Santa Maria della Quercia 
in Viterbo, secondo la notizia, sfuggita ai biografi dei Della Robbia, fornita da C. PINZI 
(Memorie e documenti inediti sulla Basilica di Santa Maria della Quercia in Viterbo in 
Archivio storico dell’ Arte, 1890, pag. 318).
	        
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