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anello tetto e lo scultore del monumento, che già abbiamo ammirato,
is dello storiografo fiorentino Leonardo Bruni. Maggiore di
done cinque fratelli, tutti dediti all’arte della scultura e dell’archi-
adi tettura, fu maestro ad Antonio, il minore della famiglia, di
died diciott’anni più giovane di lui. Secondo il Vasari, rinnovò
Fal città e castelli del dominio papale, ricostrusse Roma, eseguì
Hi tali e tante opere cui non sarebbero bastate più generazioni
bu i di architetti. Con esse egli assegnò pure a Bernardo Rossel-
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i lino e a Niccolò V, suo protettore, una gigantesca impresa:
fOrza. :
- fare del Vaticano una città a parte, con tre grandi vie diritte
Milare è . .
- verso San Pietro, fiancheggiate da case magnifiche e da logge;
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| costruire il Vaticano come il maggiore edificio della Cristia-
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nità: reggia del pontefice, dimora de’ cardinali, ufficio della
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i Corte sovrana, asilo d’imperatori, di re e di prìncipi, teatro
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Giai per la incoronazione papale, conclave, giardino, biblioteca, ecc.
Napoli . ;
i Fu un sogno che i secoli appena mandarono ad effetto.
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Bernardo Rossellino fu nel 1433 a Roma, e lavorò nella
Nesle ; ; ; ;
| cappella di Eugenio IV nel palazzo Vaticano; poi, dalla fine
fini del 1451 allo scorcio del 1453, come ingegniere di Palazzo,
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e e restaurò Santo Stefano Rotondo, l’antica aula del mercato
nigi sul Celio ridotta da Papa Simplicio a chiesa; lavorò nella
ravano nuova fabbrica di San Pietro e nella ricostruzione della Ma-
pane, donna della Febbre, e nell’erezione del Torrione di Niccolò V.
0t0gr* Ma, come si vede, siamo ben lontani dalla multiforme atti-
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a vita attribuitagli dal Vasari. Come architetto, più si segnalò
dute} fabbricando (1446-1451) il palazzo Rucellai in Firenze, e
(Italia creando, negli ultimi anni della sua vita, Pienza, la città di
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brairie de l’Art, 1890, pag. 28-29; SCHMARZOW, Un capolavoro di scultura fiorentina del’ 400
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e l’opera del Duomo in Miscellanea d’ Arte, 1, 1903, pag. 146-147; C. VON FABRICZY, Be7-
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rentini del ’s00 a Napoli in Napoli nobilissima, XIX, pag. 181-185, 1904; H. O. GIGLIOLI.
Empoli artistica, Firenze, 1906.
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