Full text: La scultura del Quattrocento (6)

—- 035 — 
debole busto di un donatelliano, ritratto di Riccardo della 
Luna, nel Museo Nazionale di Firenze: RINALDO . DELLA. 
LNNA .SVE . RTATIS ; XKVIE ANNO OPVS . MINI. NE(?) 
MCCCCLXI. La costruzione della testa è migliore delle altre 
indicate, ma i capelli sono in una forma insolita in Mino. 
Per la prima volta, con sicurezza, Mino da Fiesole s’in- 
contra a Roma il. 5 di luglio 1463, intento al lavoro del 
pulpito della Benedizione, fatto erigere da Pio II innanzi 
alla basilica di San Pietro; ma la morte di quel Pontefice, 
avvenuta il 15 agosto 1464, impedì la prosecuzione dell’opera, 
che, ripresa quindi nel 1469, divenne una specie di loggiato 
congiunto poi ai palazzi vaticani, ingrandito da Alessandro VI 
e da Giulio II, senza che vi avesse luogo nè per bassori- 
lievi, nè per statue. Si è supposto che il materiale del pul- 
pito fosse poi adoperato nel ciborio di Sisto IV; ma l’ipo- 
tesi non regge” per chi osservi i pretesi frammenti del pul- 
pito stesso, lavorati da artisti che nel 1463 non figurano, 
quando si eccettui Mino da Fiesole, il quale del resto dopo 
il luglio di quell’anno non s’incontra più tra i marmorari del 
pulpito, nè in Roma. Anzi il 28 luglio di quell’anno si trova 
a Firenze, dove si fa matricolare all’Arte dei maestri di pietra 
e di legname. Dal prospetto cronologico della vita e delle 
opere di Mino, ° rileviamo che nel 1464 scolpì il busto di 
Diotisalvi Neroni e fece l’altare e il sepolcro per il vescovo 
Salutati nella Cattedrale di Fiesole; probabilmente nel ’68 
lavorò la sepoltura di Bernardo Giugni (+ 1466) nella chiesa 
di Badia in Firenze; nel ‘69 prese a fare per la stessa chiesa 
la sepoltura del Conte Ugo, e forse nell’anno medesimo 
aveva scolpito la tavola commessagli da Diotisalvi Neroni, 
per la chiesa di San Lorenzo, ora in quella di Badia. Final- 
mente abbiamo modo di esaminare l’artista, che in giovi- 
1 L’ipotesi fu fatta da DOMENICO GNOLI, in Archivio storico dell’ Arte cit., pag. 457 
e seg.; ma le notizie di spese per il pulpito si riferiscono soltanto a trasporto di marmi, 
a lavoro di 130 braccia d’architrave, ad archi e pilastri. 
2 VasaRrI, ed. cit., III, pag. 129. Nel BURCKHARDT - BODE - FABRICZY, Der Cicerone, 
la cronologia di queste prime opere di Mino è alquanto differente, ma più esatta.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.