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MCCCCLIX. È probabile quindi che la Madonna sia stata
eseguita dal ’60 al ’7o, da un artista che S’approssima gran-
demente a Niccolò dall’Arca, anche nella larghezza della
testa della Vergine, che richiama le Madonne di Francesco
del Cossa ferrarese,
A. ben altri criterii s’ispirò Bartolomeo Spani, che varca
con la sua attività i limiti di questo studio.
Nè Parma si presenta più fornita di Reggio, benchè
oggi sia ripetuto il nome di Gianfrancesco Enzola, orafo e
medaglista, che lavorò in Pesaro nel 1456? per gli Sforza
Fig. 549 — Piacenza, San Francesco. Lunetta della porta.
signori della città, e, nel 1470 circa, a Ferrara, per eseguire
fornimenti ai libri corali della Cattedrale che portano ancora
le sue placchette e quelle di Giuliano di Appolini, forse di
Piacenza. Ma non è noto che dai piccoli bronzi figurati egli
passasse a grandi lavori; e le sue opericciuole confuse non
attestano in favore della sua abilità artistica. 3
Piacenza, al confine settentrionale dell’ Emilia, ebbe la
1 Tanto basta per contrastare l’ipotesi del Ferrari che la Madonna fosse compiuta
nn nel primo decennio del ’500; e che l’eredità dei coniugi Fiordibelli contestata al Duomo
non fosse goduta dai preposti alla Cattedrale se non dopo parecchio tempo. Vivente An-
tonia Boiardi Fiordibelli, si faceva a sue spese tanto il coro della Cattedrale, quanto l’altro
della chiesa di San Domenico nella stessa città. (Cfr. MALAGUZZI, Lavori d’intaglio e
tarsia nei secoli XV e XV7Z a Reggio d’ Emilia in Archivio storico dell’ Arte, 1892).
; HI 2 ZANI, Enciclopedia delle belle arti, parte 1°, tav. VIII, pag. 49.
i 3 MOLINIER, op. cit., pag. 61; BoDE u. TscHupn1, Beschreibung cit., pag. 866-871.