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nel frontispizio della cappella del Battista a Genova: forma
rimasta tipica e ripetutasi in altre cappelle della stessa
chiesa francescana. Ma la decorazione della fronte di quella
cappella, figurata nel fregio dell’architrave e nel pilastro
di sinistra (quello di destra manca), è di uno scultore debo-
lissimo, ad eccezione di alcuni tratti che potrebbero esser
proprî di Domenico Gagini, a esempio, una testa di putto
ini atto che s'incontra altre volte in opere attribuite a
questo maestro, come nella pila dell’acquasanta nel Duomo di
Palermo, intendiamo in quella a sinistra, quella a destra es-
sendo alquanto posteriore. Si rivedono coronare la volta del
baldacchino teste di cherubini dolci, graziosi, paffuttelli, coì
bei capelli discrimati nel mezzo, leggeri, svolazzanti di qua e
di là dalle guance. Sono essi un segno che ci permette d’attri-
buire a Domenico quella pila d’acquasanta con un baldacchino
a cuspide cinto di testine, sormontato da un angiolo benedi-
cente, col fondo rappresentante una cerimonia in piccole
figure: intorno a un prelato che legge la formula della be-
nedizione, stanno altri sacerdoti e donne ginocchioni, e verso
lui avanza una Regina col suo cotteo. La pila sotto questo
magnifico apparato è a conchiglia retta da mensole con
angioli.
Le stesse testine d’angioli si rivedono nella mensola che,
nella prima cappella a sinistra, in San Francesco regge la
Madonna col Bambino e San Giovannino (fig. 571); lungo è
il volto della Vergine, quale non si vede nel Laurana cui
è attribuito il gruppo; le pieghe delle vestimenta sono a
fascio; il Bambino ha un’espressione triste; il San Giovannino
si stringe alle vesti di Maria come se fosse rincorso.
Oltre quest’opera, che pure può attribuirsi a Domenico Ga-
gini, non senza riscontri con la Madonna nel palazzo Arcive-
scovile di Siracusa (fig. 572), vi è di lui nella stessa prima cap-
pella a sinistra in San Francesco un’altra Madonna col Bam-
bino entro una nicchia, con cimasa che racchiude entro un
serto di cherubini il Redentore. I candelabri di qua e di là