QQ!
Matteo Raverti. Invece, lo dice un documento, fu eseguito
da Giovann’Antonio Piatti nel 1475. Al mausoleo si pensò
sin dal ‘54, quando i committenti Vitaliano e Giovanni fecer
venire da una cava di Besano presso Arcisate il marmo oc-
corrente; ma solo dal 1475 ne fu iniziata l’esecuzione dal
Piatti, ch’ebbe in compenso la somma di lire 1378,29. L’in-
sieme è organico, lo stile di tutto il monumento è unico, sì
che non v’è da pensare a varî artisti, e non si può assolu-
Fig. 610 — Pavia (presso), Certosa.
Amadeo e seguaci: Particolare del basamento della facciata della chiesa.
(Fotografia Alinari).
tamente distinguerlo in parti, come volle il Meyer, asse-
gnando la inferiore allo stile di transizione e al 1450 circa,
i rilievi del sarcofago al Piatti (1475-79), la superiore a un
tempo più tardi, all’ultimo decennio del secolo.
Gio. Antonio Piatti, che i documenti del Duomo di Milano
ricordano nel 1474-78° tra i chiamati ad eseguire le statue per
1 MEYER, op. cit., Il, pag. 163 e seg. In Der Cicerone (ed. cit., pag. 488) la parte
inferiore con le figure de’ cavalieri è attribuita a Matteo Raverti (t0h7 von Matteo Ra-
verti!). Il MaALAGuzZI (op. cit., pag. 246) riconosce la mano dell’Amadeo in alcuni bas-
sorilievi, che suppone eseguiti dopo il 1480; quella «di qualche aiutante dell’Amadeo,
che potrebbe essere il Briosco» in alcune parti dei bassorilievi; e assegna al Piatti
«l’idea generale dell’arca superiore, le decorazioni a fogliame della cornice, molto pro-
babilmente l’esecuzione delle statuette nelle nicchie, rudi e tozze»; e conviene infine
che la parte inferiore appartenga al Raverti, il quale è mal definito dall’A.
2 Annali della Fabbrica del Duomo, 11.