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grandi. Che avranno mai pensato Cristoforo Solari e ’Amadeo
recatisi a Como per dar soccorso d’opera e di consiglio ?
Nel 1490, per la chiesa di Sant'Abbondio, uno scultore, che
potrebbe essere Cristoforo Solari, faceva la statua del Santo,
oggi nel Seminario presso Sant'Abbondio, per commissione
di Bernardino de Greci, e le dava una pienezza di forme,
una forza che i Rodari neppure sognavano. Ma non valse
l’esempio; e i Rodari continuarono a scolpire sempre guar-
dando alle antiche forme dell’Amadeo, guastandole, ingros-
sandole, ingoffendole.
Caradosso di Foppa, il celebre orefice che il Gaurico,
Sabba di Castiglione, Ambrogio Leone, Benvenuto Cel-
lini, ecc.,;, vantarono a cielo, nacque verso il 1452 nella
Brianza, e fece le sue prime armi a Roma nel ’77, ese-
guendo per San Pietro in Vincoli le due portelle in bronzo
che chiudono il reliquiario delle catene di San Pietro (fig. 628).
Ciascuna di esse è divisa in tre scompartimenti, con le armi
di Sisto IV e del Cardinal Giulio della Rovere nei riquadri
superiori, con storie di San Pietro nei mediani, con tabelle
negli inferiori a ricordo del Pontefice e del Cardinale: IVL.
CARD.S.P.AD VINCVLA | S. ROMANAE ECCL.MAIOR | PE-
NITENTIARIVS . MCCCCLXXVII.
Questa data è pur quella del solenne affresco in cui Me-
lozzo da Forlì dipinse il Platina, custode della Biblioteca pa-
pale, innanzi a Sisto IV circondato dai suoi. Nell’affresco,
come nelle portelle di bronzo, come nel monumento di Sisto IV
in San Pietro, gli ornamenti sono intessuti di rami di quercia
con ghiande dorate, i consueti rami che sembrano inghir-
landar la fronte dell’arte del Quattrocento, intrecciar la co-
rona civica all’arte italiana. Le armi di Sisto IV e del Cardinale
Giulio della Rovere sono fiancheggiate da genî reggenti fe-