Full text: La pittura del Quattrocento (7, Parte 1)

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con la elevatezza morale d'ogni figura, segno già chiaro della La. 
personalità dell’artista. Ancora sta nel mezzo, in trono, assistita per a 
dagli angioli, la ingenua Vergine, non la teofora di Lorenzo fatti ] 
Monaco, ma la donna, fiore di giovinezza e di purità, com- parte 
mossa dell’avere sulle ginocchia il divin Fanciullo; e questi, potev 
bello, sfolgorante negli occhi, sembra dimostrare in tutta tavol: 
quella gran luce di vita come nelle spoglie tenerelle s’asconda fissi 
il Dio. Tiene egli nella sinistra una rosa, mentre guardano cialm 
estasiati gli angioli, figli della luce, e s’innalzano, sotto l’arco si att 
binato pensile dello sportello laterale a destra, San Marco È 
solenne come un patriarca, e Maddalena regale; sotto l’arco babil: 
a riscontro dello sportello a sinistra, Matteo Evangelista, anch 
glorioso, e il Battista, chiomato, pastore sovrano. tande 
In alto del trittico è il Crocifisso, quale il Ghiberti ideò nd 
nella seconda porta del Battistero, e Lorenzo monaco di- l’avv 
pinse, con Maria e Giovanni disposti come sulle volute late- Lerre; 
rali d’una croce astile; e vi è in due tondi l’ Annunciazione. quell 
Nulla qui delle contorsioni, degli sforzi di Lorenzo monaco; nand 
squadrate sono le forme, dolci le curve gotiche, rifuggenti vent 
dall’acuto; in tutto una nobile compostezza, la elevatezza esea 
dello spirito: e della fede. Sognò il pittore in quel quadro Call 
la purificazione degli uomini per far loro rappresentare gli 1 
esseri divini, con forme diafane e limpide, colori fini e pre- tona 
ziosi, ori lucenti. Quel sogno durò per tutta la vita del Ssuce 
Beato Angelico. 1 suoi Santi ebbero carni eburnee o alaba- Anc 
strine, o con la trasparenza dell’opale, con ombre tenui, con seen 
lumi d’un bianco argentino; capelli di seta fine ; occhi ui 
chiari, pieni di luce, estasiati, con le pupille smarrite nelle por 
penombre delle palpebre; le guance come petali di rosa; op 
le vestimenta lucide, odorose, di colori luminosi e belli, aq 
tra i quali dominano il rosso e l’oltremare. Così dipinse pi 
i suoi Santi, sempre a mani giunte e con le braccia con; ei 
serte, o con le palme aperte per lieve stupore, o con le 
braccia al petto divotamente, sempre con garbo, carezze- su 
voli, timidi. ui
	        
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